
TITOLO: CHIUSO PER CALCIO
AUTORE: Eduardo Galeano
EDITORE: Sur
ANNO PUBBLICAZIONE: 2023
PAGINE :326
PREZZO : 19
Partendo dall’assunto che ogni parola di Eduardo Galeano é preziosa quanto fondamentale per ogni amante del calcio, non posso che gioire per un’opera che ne riporta tante e varie, legate a diverse fasi calcistiche e sociali della nostra esistenza.
Il compianto autore uruguaiano mette tutto il suo intuito e tutta la sua sensibilità per parlare di calcio ed utilizzare quest’ultimo come vero oggetto di indagine politica, sociale ed umana, considerando come la destra e la sinistra considerino il suddetto sport ed interrogando sulle ataviche questioni ed i preesistenti refuso che affliggono il Sudamerica ed il suo Uruguay.
É difficile catalogare o schematizzare le parole di Galeano, raccolte con pazienza dai meravigliosi curatori del sito Ultimo Uomo, capaci però di creare il giusto preambolo e di cedrare anche in glossario per meglio chiarire il ruolo di personaggi ed eventi oggetto di narrazione. Segnalo una piccola imprecisione riguardante la sede della semifinale tra Brasile e Germania del Mondiale del 2014, che non è il Maracanà, ma lo stadio Mineirão di Belo Horizonte.
A livello personale rammento e talvolta rileggo le parole dello scrittore di Montevideo, perché certe definizioni e determinati spunti sono magnifici e fondamentali; nel libro in questione vi accorgerete della portata di frasi quali “ la giustizia é sempre meglio dei miracoli, anche se di famale”, oppure “Maradona é stato segnato dalla cocaina e dalla successina”.
Galeano riflette sull’importanza delle sue scrittura e di come nel mondo la stessa venga globalmente apprezzata e celebrata, raccontando con un alone di leggenda come in suo libro abbia attutito un proiettile o di come il suo seminale “Splendori e miserie del gioco del calcio” abbia salvato delle vite destinate all’esecuzione (davvero leggete con attenzione queste parti).
Tra punti di vista personali e resoconti affascinanti e pungenti sugli ultimi Mondiali da lui vissuto, troverete tanti motivi per credere alla sua idea di calcio e cercherete di avere una visione diversa dello sport che vi appassiona, cogliendo soggettivamente gli spunti che più rappresentano i vostri sentimenti.
Come di consueto quando Galeano parla del calcio e delle sue influenze si sorride in due modi, beatamente per certe parti divertenti e amaramente per certe riflessioni veritiere, ottimamente rese . I vari capitoli, alcuni veri e propri messaggi per sinteticità, costruiscono un’ottima analisi che sembra non avere limiti storici e concettuali.
Se lo avete amato per le sue opere precedenti e se lo adorate per il suo modo di raccontare e difendere il calcio, allora non potete fare a meno di un’ulteriore tassello do questo eccelso mentore.
Come sempre, prendete e leggete e tutti.
Giovanni Fasani
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