
AUTORE: Massimo Astio
EDITORE: Rizzoli
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2013
PREZZO: 8,90 Euro
PAGINE: 162
Massimo Astio, pseudonimo, è l’autore di questo libricino di poche pagine, la maggior parte delle quali di mera grafica ad impatto adolescenziale, il cui tempo di lettura è stimabile in una decina di minuti circa, questo per sottolineare l’impatto dei contenuti sulla lettura paragonabile alle battuta da bar tra amici. Non c’è dubbio che tra gli striscioni riportati, le citazioni dei personaggi del mondo calcistico, i quiz, le battute ecc. il libro strappa più di un sorriso ai lettori, anche quelli di fede bianconera capaci di autoironia. Sì perché come lascia facilmente intendere il titolo dell’opera, questo è un libro a sfondo ironico per prendere in giro i tifosi juventini da parte dei tifosi della “squadra dell’AntiJuve” per citare l’autore stesso nella premessa.
Battute e freddure a parte è degno di considerazione soltanto il capitolo dei “7 furti capitali” nel quale sono elencate con dovizia di dettagli i sette più macroscopici episodi a favore della Juve. Insomma quelli citati in ogni discussione tra tifosi: dal gol di Turone al contatto Ronaldo-Iuliano, alla storica direzione dell’arbitro Wurz e così via.
Ma perché un libro ad impatto zero come questo è degno di attenzione? Per un motivo molto semplice: uscito nel settembre del 2013 tempo un mese e la Rizzoli (quindi non una novella casa editrice) ritirò le 2000 copie dal mercato. Decisione, si disse all’epoca, presa “spontaneamente” dalla casa editrice e chiarita da Massimo Turchetta, direttore generale di Rcs Libri, che evidenziò come il verbo “odiare” del titolo non solo potesse sembrare “di cattivo gusto” ma addirittura potesse «[…] accendere tensioni di cui non si avverte il bisogno».
L’opera doveva essere la prima di una serie. Dopo al Juve, infatti, sarebbe toccato all’Inter e poi al Milan e così via, ma non se ne fece nulla. La cosa parve “sospetta” però perché di titoli simili ne esistevano già sul mercato. Nel 2003, infatti, uscì per Limina “Elogio del furto. Vincere da juventini, rubando senza rimorsi” ad opera di Simone Stanti. L’anno successivo, invece, fu pubblicato a firma di Gian Paolo Ormezzano “Il Vangelo del vero anti-juventino”; senza contare poi il libro di Franco Ossola “101 motivi per odiare la Juventus e tifare il Torino” edito dalla Newton Compton nel 2009, nel cui titolo compariva proprio il verbo “odiare” pomo della discordia nel caso del libro della Rizzoli.
A differenza che in passato però quando uscì il libro del sedicente Massimo Astio si era in un periodo di cori razzisti e stadi chiusi e quindi un volumetto che intendeva prendere in giro il calcio e gli juventini pare non fosse appropriato. Resta comunque il mistero su questa auto-censura, mistero che anzi è andato infittendosi a distanza di anni visto che Turchetta all’epoca ebbe a promettere che il progetto non sarebbe morto ma che sarebbe semplicemente stato riadattato, cosa che non è mai avvenuta.
C’è da registrare però negli anni successivi che il filone dei libri “contro” la Juve non si è mai esaurito, anzi nel 2018 uscì “Odio la Juve. Tredici ragioni per detestare il più forte”, dove guarda caso il verbo odiare ritornò nuovamente in evidenza, questa volta però senza alzare alcun polverone. Saranno cambiati i tempi?
Nonostante il ritiro dal mercato del libro della Rizzoli, questo non è mai diventato “oggetto” di culto da parte dei collezionisti, tant’è che si può ancora facilmente trovare qualcuna delle poche (?) delle poche copie rimaste sul mercato. Ciò non toglie però che questo resta indiscutibilmente uno dei rarissimi casi di un libro ritirato dal mercato.
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