Intervista: Tutto Il Toro Del Mondo

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Il libro di Beppe Gandolfo ci ricorda l’indissolubile rapporto tra Emiliano Mondonico ed il Torino, rivelandosi una lettura molto interessante. Ne abbiamo parlato con l’autore.

l rapporto Mondonico-Torino è un qualcosa che è andato oltre il campo: sono state le sue doti umane e caratteriali a rendere indissolubile tale connubio?

MONDONICO HA SAPUTO INTERPRETARE IL VERO SPIRITO TORO, QUELLO DEGLI INDIANI CONTRO I COWBOY, “LORO SARANNO PURE I PIÙ FORTI, MA NOI CI BATTEREMO FINO ALL’ ULTIMO, NON CI ARRENDEREMO MAI”.

Come interpreti il contrasto tra chi lo ritiene un allenatore dai metodi “ vecchi” e tra chi lo ritiene invece un abile stratega, flessibile nel cambiare il volto tattico della squadra?

È STATO UN GRANDISSIMO STRATEGA, UNO DEI MIGLIORI. NON LO DICO IO, MA LO DICONO I SUOI CALCIATORE. ROBERTO CRAVERO, OGGI STIMATO COMMENTATORE TV: “NESSUNO COME LUI SAPEVA LEGGERE LA GARA E CAMBIARE LA SQUADRA IN CORSO”

Da calciatore Mondonico era spontaneo e poco incanalabile in rigidi schemi tattici: in che modo è invece diventato un allenatore coriaceo nei rapporti e severo nell’applicazione tattica?

FORSE PROPRIO PERCHÉ FU UN RIBELLE COME CALCIATORE, DA ALLENATORE TROVÒ SEMPRE LA CHIAVE PER ENTRARE NELLA TESTA DEI SUOI UOMINI

Molto particolare è il suo rapporto con Gianluigi Lentini, considerato con Vialli il più grande calciatore da lui allenato. Quali sono le tue riflessioni a riguardo?

MONDONICO HA SEMPRE CONSIDERATO LENTINI COME UN FIGLIO E GIGI NE PARLA COME UN PADRE. GIGI IN QUEGLI ANNI ERA UN AUTENTICO RIBELLE,DENTRO E FUORI DAL CAMPO. EPPURE IL MISTER LO SAPEVA GESTIRE SFRUTTANDO LA SUA FORZA E FANTASIA SU TUTTO IL FRONTE D’ATTACCO E DISCIPLINANDI, CON SEVERI CONTROLLI, LE SUE INTEMPERIE NOTTURNE

La sua personalità e le sue grandi doti morali sono emerse nei momenti di difficoltà societaria, con le gestioni Borsano e Goveani. Quali sono stati i suoi meriti principali nelle gestione della situazione?

MERITI GRANDISSIMI NEL TENERE UNITO IL GRUPPO, AL PUNTO ADDIRITTURA DI SALDARE, DI TASCA PROPRIA, I CONTI DEGLI HOTEL DOVE ERA OSPITATA LA SQUADRA NELLE TRASFERTE

Nel celebre gesto della sedia alzata ad Amsterdam c’è tutto il carattere del Mondo: è con quel gesto che è entrato definitivamente nel cuore dei tifosi granata?

UN GESTO CHE NON VOLEVA ESPRIMERE VIOLENZA MA SOLTANTO IL SENTIMENTO DI CHI DEVE SEMPRE LOTTARE CONTRO TUTTO E TUTTI, DEVE SEMPRE COMBATTERE CONTRO TUTTE LE INGIUSTIZIE UMANE E QUELLE SEGNATE DELLA SORTE

Nelle doppia rocambolesca finale contro la Roma di Coppa Italia Mondonico sembra presagire qualcosa per la gara di ritorno: eccelsa capacità di leggere in anticipo le partite o consapevolezza che il Toro deve sempre soffrire?

AL TORO NON VIENE MAI REGALATO NULLA, MONDONICO L’AVEVA CAPITO FIN DA SUBITO. ANCOR DI PIÙ PRIMA DELLA FAMOSA FINALE DI RITORNO DI COPPA ITALIA

Cosa ci rimane di Mondonico in questo calcio sempre meno vero ed umano?

OGGI IL CALCIO È PROFONDAMENTE CAMBIATO MA NON POSSIAMO PERDERE IL CALORE UMANO E LO SPIRITO DI MONDONICO. SE SCOMPARISSE DIVERREBBE UNO SPORT DOVE CONTANO SOLO I SOLDI E NON LE PERSONE

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