Delitto E Castigo, L’Italia A Euro 2000

TITOLO: DELITTO E CASTIGO, L’ITALIA A EURO 2000

AUTORE: La Ragione Di Stato

EDITORE: 66thand2nd 

ANNO PUBBLICAZIONE: 2024

PAGINE : 128

PREZZO : 15

E’ straordinario notare quante cose abbiano in comune il sottoscritto ed i gestori di “La Ragione di Stato”, data la grande vicinanza anagrafica che li ha visti avere le stesse passioni, tanto calcistiche quanto musicali, unite ad un comparabile modo di porsi nella fase post adolescenziale, sia nei confronti del calcio, ma anche della vita in generale, conferendo un normale impegno negli studi ed uno esagerato alle già citate passioni.

Tutto questo l’ho riscontrato nel libro in questione, con la quale i Nostri prendono in prestito addirittura Fëdor Dostoevskij per ripercorrere i 3 giorni intercorsi tra la semifinale contro l’Olanda e la finale contro la Francia dell’Europeo del 2000, permettendo al lettore di riviverle o di scoprirle, trasmettendo le sensazioni degli stessi provati 24 anni fa, arricchite dall’esperienza odierna e da un particolare gusto per la descrizione e la narrazione su più livelli. In tal senso lo stile narrativo, agile e coinvolgente, è basato su riferimenti letterari e cinefili, adattati al gusto personale di chi scrive, il quale riesce a renderli condivisibili e apprezzabili, mantenendo sempre un contesto narrativo informale.

Viene ottimamente reso il passaggio da una partita dove tutto è andato liscio, ad un’altra dove il destino si palesa a presentare il relativo conto, fornendone un a serie di spunti e riflessioni che consentono, davvero, di rielaborare due ricordi di senso opposto, esaltante il primo per averla di fatto scampata e sconfortante il secondo, con il pensiero che la coppa era già pronta ad esserci consegnata con tanto di lustrini tricolore già preparati. Sembra davvero che un ipotetico dio del calcio abbia di colpo tolto la sua benevola mano dalla testa dei ragazzi di Dino Zoff, lasciandoli in balia della reazione, neanche tanto convinta, di Zidane e compagni.  Per citare gli autori:” quello che succede supera lo sport e finisce nell’epica, non tanto per l’importanza delle vicende successive, ma per l’improbabilità degli eventi, per la nascita di eroi, per la grandezza degli inganni, per la profondità dei drammi interiori messi in scena in mondovisione”.

Gli autori riescono a raccontare i fatti e le emozioni su più livelli e su più contesti temporali, amalgamando il tutto in un racconto ricco di particolari e molto emozionante, senza ampollose esagerazioni e senza mai apparire ripetitivi. Devo ammettere che tornado indietro con la mente ho trovato pertinenti e condivisibili molte sensazioni da loro provate e condivise, compreso un diverso modo di vivere il calcio, che, a 24 anni di distanza, lascia un piccolo senso di vergogna, se analizzato con la mentalità di oggi. In tal senso il libro riporta come “noi viviamo il presente e non un’epoca alla quale non apparteniamo più e questa nostalgia rende più amari i nostri giorni, così lontani da quelli che sarebbero stati i momenti migliori della nostra esistenza”. Come vedete c’è di che riflettere…..

L’opera è altresì l’occasione per ricordare e riapprezzare qualche dimenticato protagonista di inizio nuovo millennio, abilmente narrato e concettualizzato dagli autori, in un mix di sana passione di gioventù e moderata nostalgia di uomini maturi; al netto delle belle sensazioni personali, credo che sia davvero utile per tanti farsi trasportare nel 2000 e scoprire e rielaborare un modo di vedere e pensare il calcio che è diverso rispetto ad oggi, quasi siano passati più di una ventina d’anni, ma di fatto un’autentica era generazionale. Questo è agevolato, a mio parere, da una bella analisi sociale, volta ad evidenziare un Italia speranzosa di entrare in un nuovo millennio, con tutte le sfumature del caso intercettate ed interpretate al meglio dagli autori.

Mi baso sulle sensazioni prettamente personali per considerare il libro un’esperienza davvero bella e toccante per i contenuti, che mia ha più che idealmente portato a riflettere su quei fatidici giorni dove si è consumato un delitto e lo stesso è stato ben presto oggetto di castigo. Ma l’invito a farsi trasportare con passione e stile nel 2000 vale davvero per tutti.

Giovanni Fasani

Lascia un commento

Crea un sito web o un blog su WordPress.com

Su ↑