Contro Tutto E Tutti

TITOLO: CONTRO TUTTO E TUTTI

AUTORE:  Pierangelo Rubin

EDITORE: Ultra Sport

ANNO PUBBLICAZIONE: 2023

PAGINE : 408

PREZZO : 19,50

Dopo “Fútbol y terror” Pierangelo Rubin torna ad occuparsi di calcio argentino, focalizzando la sua analisi sul periodo che va dalla sconfitta nella finale del Mondiale del 2014 alla vittoria in quello del 2022, impressionando positivamente per i dettagli forniti ed una ricostruzione di fatti ed antefatti pienamente esauriente nella sua linearità.

Ogni aspetto ed ogni personaggio viene descritto nel dettaglio, attraverso un lavoro di ricerca più che certosino, che permette di ben concettualizzarli e di fornire una brillante giustificazione per ogni situazione descritta. Anche nei passaggi più complessi è ammirevole la capacità di Rubin di ricostruire senza forzature retroscena e conseguenza future di accadimenti che hanno interessato la sfera calcistica, andando ad intaccare la dimensione politica del paese e non solo (c’ un bel focus anche sul cosiddetto ” Qatargate”); in tal senso sono tanti i protagonisti riportati più per negativa ragioni che altro, dando evidenza della grande confusione organizzativa che sta alla base della Selecion. Vengono riportati anche aneddoti di grande interesse, talmente particolari, a volte, da sfiorare il ridicolo, come la famosa votazione per il presidente dell’AFA che vede 76 voti a fronte di 75 votanti…

Rubin alterna con maestria il calcio giocato con le sue contaminazioni organizzative, politiche e sociali dimostrandosi estremamente competenza in ogni aspetto, coinvolgendo il lettore con una narrazione che in ogni contesto si dimostra davvero interessante, permettendo di compiere ideali collegamenti tra gli eventi ed in generale conoscere molto meglio le motivazioni e le conseguenze di determinate scelte o prese di posizioni.

Molto spazio viene lasciato al campo giornalistico, delle quali vengono riportate dichiarazioni pre e post partite in modo da far capire come sia stato spesso osteggiato il lavoro di Lionel Scaloni come commissario tecnico, soprattutto in patria, nella quale operano personaggi pittoreschi e sguaiati che onestamente non conoscevo così dettagliatamente; lo stile particolare ed i toni spesso offensivi possono risultare anche divertenti, ma sono anche un punto di riferimento per capire come il calcio sia vissuto a quelle latitudini e di come un certo giornalismo possa influenzare negativamente i protagonisti in campo.

Dal punto di vista prettamente calcistico Rubin si dimostra ancora una volta un grande esperto, entrando davvero nelle pieghe delle decisioni dei commissari tecnici e nelle questioni tattiche, combinando tante volte questioni di ordine tecnico con quelle personali dei protagonisti, in modo da fornire un quadro estremamente preciso ed esauriente. Molto interessanti sono il processo di scelte e risultati che ha portato Scaloni a diventare CT e l’evoluzione stessa, tattica e non solo, che ha permesso all’allenatore argentino di rivitalizzare un movimento in forte difficoltà, andando oltre a critiche, giudizi e interferenza. Il titolo “Contro tutto e tutti” sembra davvero appropriato per descrivere il clima davvero pesante ed in certi casi esasperato che ha accompagnato praticamente ogni scelta o dichiarazioni di Scaloni, fino ad arrivare alla finale riabilitazione della “Scaloneta”.

Il Mondiale appena concluso viene rivissuto partita per partita, facendo rivivere non solo il contesto di gioco (ottime le indicazioni tecnico-tattiche fornite), ma anche tutti gli avvenimenti che hanno proceduto e poi seguito i diversi incontri, in modo da mettere in mostra la forza e la coesione del gruppo di Lionel Scaloni, indagato a sua volta davvero in profondità, senza apparentemente dimenticare nessun particolare.

Personalmente ho molto apprezzato la capacità dell’autore di gestire diversi ambiti di narrazione con lo stesso stile e la stessa dose di conoscenza, non appesantendo mail la narrazioni con inutili orpelli o artificiosi tecnicismi, rendendo molto coinvolgente anche le parti dove intrighi politici ed alleanze strategiche la fanno da padrone. Calcisticamente si può percepire la grande passione dell’autore, che molto spesso parla dei giocatori utilizzandone il soprannome o il nome di battesimo, conferendo alla narrazione quel tocco di personale che non stona assolutamente.

Per completezza e competenza il libro merita davvero di essere letto, perché con precisione ed arguzia ricostruisce 8 anni di calcio non solo del contesto argentino, permettendo di avere una visione davvero più completa di tanti aspetti, raccontati attraverso processi evolutivi e derivativi esplicati davvero in modo esauriente.

Giovanni Fasani

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