Quanto Sei Bella Roma

TITOLO: QUANTO SEI BELLA ROMA

AUTORE:  Mauro Grimaldi

EDITORE: DFG Lab

ANNO PUBBLICAZIONE: 2023

PAGINE : 256

PREZZO : 18

A 40 anni dal secondo scudetto giallorosso Mauro Grimaldi realizza un libro atto a creare il giusto preambolo per chiarire come la Roma sia arrivata a tale obiettivo, allargando poi l’analisi alla successiva finale di Coppa dei Campioni con il Liverpool, epilogo del primo periodo di Liedholm come allenatore.

Il resoconto dell’autore è davvero preciso ed interessante, non limitandosi ai soli fatti di campo, ma espandendo la narrazione anche a fatti economici, sociali, e di costume, potendo in tal senso condurre il lettore nel contesto raccontato, andando davvero nelle pieghe di questioni anche scomode e discusse. In tal senso non mancano spunti interessanti come l’ingerenza della Democrazia Cristiana nelle scelte della dirigenza (in particolare durante la presidenza di Dino Viola), nella vicenda della famigerata “Dama Bionda” di Falcao) e nel presunto tentativo di corruzione nei confronti dell’arbitro Vautrot, con quest’ultimo approfondimento che vede riscostruite fasi e dettagli in maniera davvero esauriente.

Grimaldi parte giustamente dalla presidenza di Gaetano Anzalone, mettendo in evidenza come il suo contributo sia stato comunque importante, al di là dei risultati del campo, aprendo le porte a Dino Viola, vero punto di rottura in termini di metodi e scelte per la storia giallorossa. L’autore mette in risalto come la gestione oculata di Viola sia stata una della chiavi del salto di qualità della Roma, potendo contare su scelte ponderate e su principi innovativi nella direzione della società.

Molto interessante anche la disamina tecnica delle strategie di Liedholm, dalla quale emerge tutta la sagacia del Barone e le motivazioni che stanno alla base di determinate decisioni, evidenziando quelle erano vere proprie certezze e punti di forza della compagine capitolina. Fondamentale, ovviamente, la figura di Falcao, leader tecnico di una rosa di altissimo livello, in grado non solo di decidere le partite in campo, ma anche di creare tormentoni e polemiche relativi ai rinnovi di contratto ed alle sirene provenienti da altri club italiani. La cronaca di Grimaldi in tal senso è molto precisa, a dimostrazione di un copioso lavoro di ricerca e raccolta di informazioni.

La vittoria della scudetto e la sconfitta nella Coppa dei Campioni vengono riassunte con la giusta enfasi, senza inutili trionfalismi o futili piagnistei, concentrandosi al meglio su quelle che sono state le varabili tecniche e non che le hanno determinate, alternando con maestria gli eventi di campo a quelli di contorno. Ad esempio viene riproposta con precisione tutto il contesto relativo alla semifinale contro il Dundee United, entrando nel dettaglio di situazioni aspre, analizzandole però con apprezzabile senso critico ed attraverso fonti raccolte in modo appropriato.

Ho molto apprezzato la volontà di Grimaldi di ricostruire il clima sociale del periodo, raccontando in maniera davvero coinvolgente il modo di vivere del periodo e la maniera di gestire gli eventi da parte dell’autorità cittadina, volta a creare spazi ed iniziative, che danno davvero il segnale di una società più vera ed ancorata a sani principi. L’approfondimento messo in atto va anche ad analizzare le eventuali storture, inerenti più che altro alla gestione della fasi pre e post  finale di Coppa dei Campioni, con particolare riferimento alla caccia al biglietto e alla discussa “caccia all’uomo” messa in atto dopo il risultato negativo della partita.

La centralità della figura di Dino Viola consente a Grimaldi di realizzare un bel ritratto dello storico presidente della Roma, indagato nei suoi tanti pregi e nei suoi più reconditi difetti, evidenziando la gestione aziendale oculata, la perfetta scelta dei collaboratori e la visione lungimirante che si addice davvero ai grandi capitani d’industria. Molto interessanti sono anche le dichiarazioni rilasciate dal presidente in varie fasi, delle quali si apprezza la capacità di creare velate polemiche e mascherate accuse, sempre in quella lingua identificata con il “violese.

Un libro che si lascia leggere davvero volentieri e che combina la narrazione snella alla completezza della informazioni, con il risultato di regalare un analisi quanti mai esauriente e coinvolgente di un periodo calcistico e non solo di sicuro interessa, per tutti gli amanti del calcio, non obbligatoriamente tifosi della Roma.  

Giovanni Fasani

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