I Villeggianti

TITOLO: I VILLEGGIANTI

AUTORE:  Marco Ciriello

EDITORE: Milieu

ANNO PUBBLICAZIONE: 2023

PAGINE : 400

PREZZO : 18,90

Lo stile e la cultura di Marco Ciriello sono tali da rendere ogni suo scritto ed ogni suo spunto una vera e propria esperienza formativa, potendo godere di riferimenti di alto livello e di una narrazione ammaliante nella sua complessità. Personalmente se fossi in grado di scrivere anche solo in minima parte come giornalista partenopeo raggiungerei livelli di autostima e di compiacimento altissimi, tant’è stata la straordinaria impressione che mi hanno fatto i suoi scritti.

In questa vera e propria antologia Ciriello spazia in vari campi e in vari ambiti, raccogliendo e ordinando vari suoi scritti degli ultimi anni, regalando per ogni contesto e per ogni contesto una gran mole di spunti e riferimenti, accompagnando il lettore in un ideale viaggio nella spazio e nel tempo, nel quale si erge come ispirato e sensibile cantore.

Partendo da Maradona, passando da altri ritratti di calciatori e protagonisti per arrivare alle poesie l’autore riesce davvero a dare un senso ad ogni parola, rendendo davvero prezioso ed accattivante ogni concetto, lasciando da parte ogni banalità o concetto trito e ritrito, dando davvero una visione personale di quanto descritto. Visione che quasi sempre coinvolge e conquista il fortunato lettore. Imperdibile un ideale quanto per riuscito confronto tra Diego Armando Maradona e Jorge Luis Borges.

L’influenza che uno scrittore come Eduardo Galeano è tangibile ed apprezzabile, non andando però ad inficiare sulla personalità della narrazione, molte volte portata ad un livello di complessità alto per poter regalare un qualcosa che sia davvero particolare, al netto dell’ovvia difficoltà di certi passaggi. Vuoi per la bellezza di certi giudizi o per la complicatezza degli stati, mi sono ritrovato varie volte a rileggere e a meglio valutare alcune parti del libro, regalandomi la possibilità di meglio apprezzare un modi di raccontare il calcio, ma non solo, che difficilmente si può riscontrare in un’era fatta di rapide nozioni e di quantitativa produzione.

Pagina dopo pagina il libro il libro regala autentiche perle letterarie non necessariamente sempre legale all’universo calcistico, ma è proprio partendo da questo contesto che parte la divagazione ed il completamento, considerando altri camp e riuscendo a coniugare il tutto in un risultato altamente qualitativo, formativo da un certo punto di vista, esaltativo quanto basta e celebrativo di un gran bel modo di parlare di calcio a livelli alti. Per rendere l’idea riporto la definizione creata per Antonio Angelillo, per il quale “il suo era un welfare poetico, che mette le toppo all’emotività”. Pur non volendo anticipare niente e senza voler isolare parti apparentemente più apprezzabili di altre, trovo condivisibile e significativa la definizione data dei grandi calciatori, visti come “una risorsa sociale in quanto creano occasione esclusive per sfuggire al dolore, ogni loro gesto è un calmante”.

Ciriello non ha nessuna remora ad andare controcorrente o a prestare la sua arte narrativa per criticare con cognizione di causa determinati personaggi o situazioni, potendo contare, come detto, su un bagaglio culturale per confutare tesi e perorare un determinato punto di vista. Sotto questo aspetto è interessante leggere alcuni dei suoi articoli più datati riportati nel libro, dei quali si può apprezzare la buona dote prospettica e la capacità di evolvere nel tempo; pur mantenendo inalterata la grande capacità narrativa è altresì apprezzabile il percorso di crescita personale e letterario di una penna dalla sensibilità e dal gusto per la scrittura davvero rara nel contesto odierno. Non trovo azzardato scomodare mostri sacri del giornalismo sportivo e non come Gianni Brera e Gianni Mura per meglio concettualizzare il livello di narrazione raggiunto, senza voler fare inutili ed artificiosi paragoni e senza voler per questo voler vivere di ricordi o tacciare lo stile dell’autore come vetusto.

Infine è individuabile un certo trasporto per la squadra del Napoli, sempre però sostenuto da nozioni di alto grado e sempre in funzione dello scopo di voler raccontare ed impreziosire il ritratto di personaggi già in partenza non banali, resi ancora più particolari e rimembrabili dall’ispirazioni di Ciriello.

Assolutamente da leggere, se si è consapevoli che parlare di calcio in un modo sensibile e ricercato, abbinandolo alla letteratura, sia un virtù da coltivare e condividere.

Giovanni Fasani

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