
TITOLO: LA BELLEZZA NON HA PREZZO
AUTORE: Zdenek Zeman con Andre Di Caro
EDITORE: Rizzoli
ANNO PUBBLICAZIONE: 2022
PAGINE :304
PREZZO : 18,50
L’attesa per un’autobiografia di Zdenek Zeman era tanta, principalmente per avere la sua versione su tante situazioni di campo e non che hanno interessato una lunga carriera.
Innanzitutto dimenticatevi lo Zeman parco di parole che siamo abituati a conoscere, in quanto il tecnico boemo si apre quasi totalmente, facendo emergere molte delle sue virtù più private e delle sue emozioni molto spesso celate dietro un timido sorriso ed al fumo dell’immancabile sigaretta.
Nel ripercorre le sue esperienze Zeman evidenzia tutte le sue peculiarità, compresi i valori che ha sempre cercato di trasmettere, alla continua ricerca della bellezza, intesa nella sua forma più pura.
Emergono, dal punto di vista calcistico, tanti particolari tecnici e tattici che soddisfano molto curiosità e che permettono di meglio apprezzare certe sue squadre celebrare per il gioco, come il Foggia, la Lazio, il Pescara ed anche, se non soprattutto, il Licata: soprattutto in quanto probabilmente nella città siciliana Zeman ha espresso al meglio i sui concetti tattici e di formazione umana, parlando apertamente di prima “Zemanlandia”(una parte del libro davvero molto interessante). Parlare di Zemanlandia vuol dire parlare del suo primo Foggia, squadra che gli ha permesso di imporsi a grandi livelli ed alla quale è particolarmente legato.
Non mancano riferimenti alla sua modalità di allenamento, con i famosi gradoni come parte integrante di una preparazione che nel tempo ha permesso a tanti calciatori di fare il salto di qualità, coordinata con le sue preziose indicazioni tattiche (davvero intrigante la spiegazioni dei movimenti offensivi dei due attaccanti esterni)
Davvero molto belli i capitoli dedicati ai rapporti con giocatori e dirigenti, alcuni dei quali molto forti e significativi, in un reciproco scambio di stima ed affetto che vanno davvero al di là del semplice contesto calcistico. Imperdibile in tal senso il suo perdurante legame con il presidente Casillo, in alcune aspetti anche molto divertente.
Zeman apre una finestra anche sugli affetti privati, mostrandosi come raramente ha fatto prima, tra sentimenti forti, ma, anche, qualche rimpianto, forzato per quanto riguarda i parenti lasciati in patria causa Cortina di Ferro e consequenziale alla vita scelta per quanto concerne i figli.
Inevitabile per lui fare i conti con le tante polemiche che le sue lotte e dichiarazioni hanno prodotto, con conseguenze legali aspre per i coinvolti. In tal senso Zeman si fa paladino di una crociata volta a estromettere chi bara in tanto senso dal mondo del calcio, fornendo in tal senso dati e dettagli moto precisi a sostegno della sua tesi. Soprattutto in merito al processo doping che ha coinvolto la Juventus il tecnico boemo sembra davvero molto coinvolto, mettendo alle luce tutte le storture e le incongruenze del caso. A mio modesto parere questa parte, é fin troppo corposa, rischiando di andare in po’ troppo tema nel chiarire certi concetti che esulano dal ruolo, importante e meritevole, che il tecnico boemo ha avuto. Il dubbio che l’aver messo alla luce queste vicende sia per lui una vittoria personale e materiale è molto forte.
A parte questo aspetto il libro é assolutamente di grande interesse e riesce ad accattivare l’attenzione in quanto lo Zeman uomo e tecnico é davvero pregevole, con le sue tante virtù ed un amore per il calcio invidiabile e puro.
Sempre alla ricerca della bellezza, anch’essa candida e soddisfacente.
Giovanni Fasani
Molto interessante, durante le vacanze pasquali lo comprerò. Grazie Giovanni e complimenti per il Blog!
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