
TITOLO: VALDES
AUTORE: Remo Rapino
EDITORE: Tetra
ANNO PUBBLICAZIONE: 2023
PAGINE :72
PREZZO : 4
Possono poche pagine emozionare nel descrivere l’evoluzione sociale e politica di una nazionale attraverso il calcio?
Nel caso in essere la risposta é sì, perché Remo Rapino prende la carriera e la vita di Francisco Valdés per guidarci nelle pieghe della storia cilena, partendo da una situazione di democrazia per arrivare alla dittatura militare di Pinochet.
Le gesta del giovane calciatore Francisco Valdés iniziano e si sviluppano proprio nelle fasi di questo passaggio, delle quali vengono messe alla luce storture e situazioni di miseria, ma anche il forte orgoglio del popolo cileno, unito e fiero anche di fronte alle vessazioni ed alle angheria fisiche e morali alle quali é esposto.
La speranza ricade anche nelle giocate del giovane Francisco, alla quale tutta la comunità si attacca per avere quel riscatto che sempre è stato negato, non facendo però mai assopire l’orgoglio e la speranza. I personaggi di contorno vengono al tal proposito ottimamente caratterizzati, al fine di far emergere un modello fedele di società dagli anni’50 agli anni’70.
Rapino utilizza uno stile ricercato e coinvolgente, atto a descrivere in maniera dettagliata e sentita ogni aspetto ed ogni affretto di una società cilena spesso disillusa, soprattutto di una generazione che sembrava vedere la luce e la speranza, salvo poi trovarsi nelle grinfie di una dittatura spietata.
In tal senso ho trovato eccezionale la parte della “partita fantasma” disputata in luogo dello scoraggio con l’URSS, con il Cile ed il suo capitano Valdés costretti a segnare un laconico gol senza avversario; il contrasto tra la vergogna è l’orgoglio di Valdés é ottimamente reso, come come é forte la descrizione della coscienza ed i rimorsi del giocatore cileno. Cosa sarebbe successo che quella palla fosse stata calciata fiori, così come aveva pensato di fare il fraterno amico Carlos Caszely.
La sensibilità e lo stile di Rapino sono altresì apprezzabili nelle nelle descrizioni delle ambientazioni, dalla miseria delle poblaciones ai lunghi viali della capitale Santiago. Con le parole di Pablo Neruda ed i canti nazionali e sportivi a fare non solo da sottofondo, ma soprattutto da spinta emotiva.
Un libro piccolo solamente nelle dimensioni e nelle pagine, ma enorme per contenuti e sentimento espressi.
Giovanni Fasani
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