
TITOLO :IO E MEASTRELLI. QUEL ROMANTICO’74
AUTORE: Simone Renza
EDITORE: Fila37
ANNO PUBBLICAZIONE: 2022
PAGINE :140
PREZZO : 14
Romanzare la cavalcata della Lazio per la conquista del primo storico scudetto e la vita del suo timoniere Tommaso Maestrelli non é impresa facile, in quanto ambedue sembrano già essere il risultato di una penna ispirata, vista la loro particolarità e straordinarietà. A dispetto di tutto ciò Simone Renza combina la realtà acclarata con una funzionale finzione per confezionare un libro dai sentimenti forti, volta a mettere in luce le meravigliose qualità umane proprio di Maestrelli, anche al di fuori del campo.
La trama si lascia seguire volentieri, con le situazioni di fantasia che si incastonano con la realtà della parte finale della stagione 1973/1974, dalla quale emergono nella loro concretezza e tutte le emozioni che un gruppo storico di calciatori riusciva a creare, anche nei contrasti e nelle divisioni che lo stesso generava, sotto l’occhio vigile del suo allenatore.
Di quest’ultimo é raccontata la sue esperienza durante la Seconda Guerra Mondiale, fornendo quei dettagli e quei fondamenti suo quali si é forgiata la sua personalità e dalle quali scaturiscono le qualità morali che lo stesso ha sempre dimostrato in ogni ambito della sua vita, una volta dismessi i panni del parlottano in Jugoslavia. Questo aspetto rappresenta un pento focale del libro, che lo contraddistingue quanto meno in parte da altre pubblicazioni sull’argomento.
I personaggi creati dalla pena di Renza hanno un ruolo importante nella sono, come detto, ben indiretto nel tessuto narrativo storico, salvo qualche esagerazione sentimentale e buonista che li contraddistingue. Al netto di tale particolare le vicende dell’ipotetico protagonista, secondo di Maestrelli alla Lazio, sono funzionali a mettere in luce tutte le virtù umane e professionali del tecnico di Pisa.
É indubbiamente un libro che racconta Maestrelli e la ”sua” Lazio in maniera alternativa e coinvolgente, con un ritmo agile e coinvolgente, permettendo al lettore di apprezzare il clima calcistico del periodo e le qualità morali che vi erano alla base.
Giovanni Fasani
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