
Oggi abbiamo fatto una bella chiacchierata con Massimiliano Lucchetti, autore del libro Portieri Mondiali. Storie di numeri uno dal 1930 ad oggi.
- Massimiliano, per prima cosa complimenti per questo bellissimo lavoro, ben fatto ed estremamente curato. Come nasce l’idea di questo libro?
Nasce dal fatto che esistano molte pubblicazioni sulla Coppa del Mondo, ma nessuna che parla specificatamente dei numeri uno. Era un buco che andava colmato. - Quanto è durato il lavoro di ricerca e quale tipo di fonti hai utilizzato?
All’incirca 4-5 mesi. Ho utilizzato diversi libri e collane sportive che ho nella mia personale libreria. - Lei è stato anche un portiere; tra tutti quelli elencati nel suo libro c’è qualcuno a cui è più “affezionato”?
Facile dire Angelo Peruzzi, il mio primo idolo. Purtroppo la sua storia con i Mondiali è stata alquanto sfortunata, anche se si è chiusa come meglio non poteva. - Tra i tantissimi portieri della storia del calcio, per lei qual è stato quello più forte in assoluto?
Dire un solo nome e paragonare epoche diverse è sempre molto complicato. Ti faccio cinque nomi: Lev Jascin, Gordon Banks, Dino Zoff, Gianluigi Buffon, Manuel Neuer. - E quello più sfortunato? C’è qualcuno che ritieni sia stato un bravo portiere e non abbia ricevuto il giusto e meritato successo?
Nei Mondiali i due nomi più sfortunati sono stati sicuramente Peruzzi e Santiago Canizares. Un altro numero uno italiano che poteva ambire a una Coppa da titolare è stato Carlo Ceresoli che nel 1934 e nel 1938 ha patito due infortuni poco prima della competizione. - Si dice che il messicano Guillermo Ochoa sia il portiere più forte del mondo… ogni quattro anni. Credi che non si smentirà nemmeno in questo Mondiale?
In Europa non ha dimostrato il suo reale valore. Penso anche che difendere i colori della propria nazione, molte volte aumenta le motivazioni del calciatore in maniera esponenziale. - Allora, un piccolo sbilanciamento: quale sarà il portiere rivelazione di Qatar 2022?
- Sommer della Svizzera che ahimè ci ha eliminato e poi punto sul canadese Milan Borjan.
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