Sportivamente D’Annunzio. Il Vate tra sport, giornalismo e letteratura

TITOLO: Sportivamente D’Annunzio. Il Vate tra sport, giornalismo e letteratura

AUTORE: Giammarco Menga

EDITORE: Edizioni Croce

ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2016

PREZZO: 18,00 Euro

PAGINE: 119

Sgombriamo subito il campo da ogni equivoco, questo saggio del giornalista Mediaset Giammarco Menga non è propriamente un libro sul calcio, anche se l’argomento calcistico viene affrontato in un interessantissimo approfondimento all’interno del volume. L’autore infatti ha condotto un importante lavoro di indagine per svelare i legami tra il campo letterario e quello giornalistico all’interno del pensiero e della opere di Gabriele D’Annunzio. Il Vate, infatti, oltre che poeta, romanziere, avventuriero e chi più ne ha più ne metta è stato anche uno sportivo e un giornalista sportivo. Proprio a questo riguardo si può certamente affermare che lo scrittore abruzzese è stato uno dei principali pionieri di quello che oggi conosciamo come giornalismo sportivo.

Utilizzando la forma o lo stile saggistico Menga ha approfondito un aspetto in D’Annunzio sovente tralasciato negli studi canonici dannunziani, vale a dire la sua passione per lo sport e per la cronaca sportiva tant’è che in virtù di quanto scritto sui quotidiani per ciò che concerne la cronaca degli avvenimenti sportivi dell’epoca D’Annunzio può essere considerato, secondo lo storico Giordano Bruno Guerri: «il primo giornalista sportivo italiano della storia, avendo intuito prima degli altri il passaggio dello sport da attività d’élite a fenomeno di massa».

Intrepido praticante di quegli sport che all’epoca andavano di moda come l’equitazione, la scherma, l’automobilismo  e la boxe, a D’Annunzio il calcio non doveva garbare tanto, vuoi per il fatto che fosse un sport di squadra, vuoi per il non esserne mai stato all’altezza di praticarlo. Ciò nonostante non sono in molti a conoscere l’importanza di D’Annunzio nella storia del calcio italiano. Ed è proprio Menga ad evidenziarlo in quello che è uno dei capitoli più interessanti del libro. Il 7 febbraio del 1920 a Fiume si tenne una storica partita di calcio tra i fiumani e i legionari dannunziani, quest’ultimi si presenteranno in campo con la classica casacca azzurra, come quella della Nazionale italiana, però al posto dello scudo sabaudo c’è uno scudetto tricolore che sarò presto adottato dalla F.I.G.C. L’idea dello scudetto non può che essere stata di D’Annunzio stesso ed è ripresa nella simpaticissima vignetta della copertina del libro. Basterebbe solo questo episodio, raccontato con dovizia di particolari da Menga a rendere il Vate uno dei protagonisti della storia del calcio italiano.

Il libro, che prende spunto dal documentario del 2015 dello stesso Menga intitolato “Sportivamente D’Annunzio” al quale hanno contribuito storici di grande spessore come lo stesso Bruno Guerri, che ha firmato anche la prefazione del saggio, Marco Impiglia lo “scopritore” dello scudetto dannunziano e Sergio Giuntini, ebbe il diploma d’onore al 51° premio letterario del C.O.N.I. a testimonianza della qualità dell’opera. Dopo essere andato fuori catalogo la casa editrice ha deciso per una seconda ristampa nel 2022, peccato che il prezzo sia, al netto del valore del volume, un tantino eccessivo, soprattutto se paragonato alla lunghezza dello stesso.

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