
TITOLO : ESTREMI DIFENSORI
AUTORE: Daniele Poma
EDITORE: Momo Edizioni
ANNO PUBBLICAZIONE: 2022
PREZZO : 14
PAGINE : 160
Daniele Poma trasmette tutta la sua passione e competenza in un libro mirato a delineare l’unicità del ruolo del portiere, attraverso precisi ritratti di protagonisti tutti a loro modo “estremi”.
Per fare questo si avvale di uno stile che passa da sobrio a più complesso a seconda del contesto descritto, riuscendo a descrivere perfettamente la personalità e la mentalità del portiere raccontato, facendo suoi stati d’animo e comportamenti.
Accanto a leggende quali Lev Jasin e Dino Zoff trovano spazio personaggi quali René Higuita, Alberto Ginulfi (scelta particolare ed azzeccata) e Volker Ippig tra gli altri, in un mix di precise descrizioni e valutazioni personali. Tra i 15 ritratti segnalo quello, sentito e descritto davvero con la competenza e la sensibilità di un portiere, di Moacir Barbosa, il “negro che é tornato ad essere il <<negro>>” dopo il Maracanazo.
Poma riesce a coniugare due aspetti distinti del ruolo di estremo difensore, vale a dire la solitudine del ruolo e la temerarietà, per alcuni pazzi, di scegliere una mansione così caratteristica; i due elementi si fondono nelle personalità, tanto forti diverse, dei protagonisti, figure romantiche ed in modi diversi eccentriche. L’opera offre una bella carrellata di personaggi e portieri che rendono al meglio la particolarità del ruolo, proprio perché sono diverse, a volte proprio agli antipodi, le caratteristiche tecniche e l’interpretazione del ruolo dei difetti descritti.
Molto interessante il capitolo inerente alla letteratura dedicata ai portieri, della quale vengono riportate poesie (davvero sentita quella di Umberto Saba), parti di libri (Osvaldo Soriano, Eduardo Galeano, ma anche Evgenij Evtušenko e Stefano Benni) e le personali esperienze nei panni di estremo difensore.
Un libro ben scritto, che esprime la passione dell’autore per la “vocazione” di estremo difensore, perorata da una prosa agile e nel contempo densa di spunti e punti di vista.
Giovanni Fasani
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