
TITOLO : FINTA FINTA
AUTORE: Paola Roletta
EDITORE: Aviani & Aviani Editori
ANNO PUBBLICAZIONE: 2015
PREZZO : 25
PAGINE : 224
Un bellissimo omaggio a 31 calciatori/allenatori mozambicani, raccontati dai primi poveri calci in patria fino al raggiungimento della gloria calcistica, fornendo ritratti che vanno al di là del mero contenuto tecnico, andando ad indagare l’uomo ed i suoi legami con la propria terra.
Accanto ai nomi altisonanti di Eusebio, Costa Pereira e Mario Coluna troviamo altri personaggi meno conosciuti, ma che hanno fatto la storia del calcio portoghese e di conseguenza di quello mozambicano; troverete in tal senso molto interessanti tre le altre le storie di Fernando Lage, Matateu (grande attaccante e accanito bevitore di birra), Abel Miglietti, Baltazar (mediano con l’hobby del basket), Manhiça (detto 115), Matine o più recenti Chiquinho Cone e Tico Tico.
L’autrice li raggruppa per epoche, mettendo in evidenza le diverse fasi del calcio mozambicano, creando un trai d’union che certifica come il paese dell’Africa orientale sia stato un punto di riferimento costante e vincente per le squadre di club portoghesi e per la relativa nazionale.
Sembra di vederli i giovani campioni in erba correre e cadere sulle strade polverose di Lourenço Marques (vecchio nome della capitale Maputo) calciando un pallone fatto di stracci o riempito d’acqua, sognando di poter lasciare la miseria nella quale vivevano senza però mai tagliare il cordone ombelicale con le proprie radici. Merito dell’autrice quello di rendere al meglio le condizioni a dir poco disagevoli dell’infanzia dei protagonisti e le fasi della loro ascesa, non risparmiando aneddoti e riportando in certi case le loro parole.
Tra carriera più o meno prestigiose si apprezza il forte legame con il Mozambico e con la nazionale “Mamba”. Per citare le parole del José Craveirinha “Attraverso un semplice pallone, il modo di giocare e organizzare il gioco, si può conoscere perfino la storia di un popolo”.
Al termine della lettura capirete perchè il Mozambico ha dato tanto al calcio mondiale, anche attraverso le storie di carneadi che sono riusciti con il calcio a sognare e svoltare una vita normalmente avviate al sacrifico se non all’indigenza.
Giovanni Fasani
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