
TITOLO : BONIPERTI: IL CALCIO E’ UNA COSA MERAVIGLIOSA
AUTORE: Mario Pennacchia (a cura di Marco De Polignol)
EDITORE: Edizioni Incontropiede
ANNO PUBBLICAZIONE: 2022
PREZZO : 15,50
PAGINE : 138
Nel 1966 Marco Pennacchia ha avuto una bella chiacchierata con Giampiero Boniperti (pubblicata a puntate dal Corriere dello Sport) nella quale il neo dirigente juventino ripercorre la sua carriera e rivela tanti piccoli aneddoti. Il libro in questione riporta le sue parole corredate dai preamboli e dalle impressioni dell’autore, rivelandosi una lettura interessante e non banale.
Sembra quasi di vederli i due nel dialogare insieme, con l’ex calciatore che sembra quasi un fiume in piena nel regalare tanti spunti e ricordi che vengono raccolti e valutati, con spirito critico, dal puntuale autore.
Nonostante lo stile austero autoimpostosi Boniperti é una miniera di fatti e dettagli, inseriti in una narrazione fluida e semplice, dove emergono i valori del calcio di una volta. Emerge inoltre l’amore di Boniperti per il suddetto sport, nella sua accezione più pura e per certi versi genuina.
L’opera rende sì omaggio alla grande carriera dell’ex campione bianconero, ma é altresì l’occasione per ricordare personaggi di un calcio affascinante, in quel secondo dopoguerra ricordato nelle sue peculiarità e nelle sue problematiche. É davvero interessante apprezzare le parole con le quali caratterizza compagni avversari, passando dalla classe di Sergio Manente alla scaltrezza di Benito “Veleno” Lorenzi o dalla potenza di John Hansen alla genialità di Juan Alberto Schiaffino o dalla genialità di Rinaldo Martino alla perizia tecnica di Ernst Ocwirk tra gli altri.
Tra i tanti episodi rammentati e chiariti c’è il personale punto di vista del suo “scontro” non solo verbale con il “Trio Nizza” granata, da sempre fonte di varie conferme e smentite. Sono comunque tante le vicende narrate secondo il punto di vista di Boniperti, alcune indubbiamente accattivanti e poco note.
Particolare leggere le critiche di Boniperti alla nazionale e al calcio posteriore al suo ritiro, ancora valide se rapportate ai giorni nostri e fondate su un modo di intendere il calcio genuino e sincero.
Un libro che si legge con grande piacere e che a distanza di più di 50 raccoglie le confidenze, gli sfoghi e le opinioni di un grande personaggio del calcio italiano, entusiasta di riassumere con impeto la carriera da poco conclusa. Il contributo del compianto Mario Pennacchia é prezioso quanto signorile.
Giovanni Fasani
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