
TITOLO : PELE’. IL RE DEL CALCIO
AUTORE: Claudio Moretti
EDITORE: Newton Compton Editori
ANNO PUBBLICAZIONE: 2022
PREZZO : 9,90
PAGINE : 256
Claudio Moretti parte dalla infanzia povera di Três Corações per raccontare e celebrare la figura del grande Pelé, focalizzando l’attenzione sulle fasi salienti di una carriera leggendaria.
In un’analisi tanto completa quanto sintetica l’autore analizza il Pelé giocatore ed il Pelé uomo, mettendone in relazione le congiunture e le differenze. L’autore riesce ad analizzare il “fenomeno” Pelè in modo tale da mettere in evidenza la sua unicità, portando all’attenzione del lettore particolari volti a confermare la sua straordinarietà; le caratteristiche fisiche e tecniche fuori dal normale trovano riscontro anche in una voglia di emergere, in una sicurezza dei propri mezzi ed in una curiosità fuori dal campo di notevole spessore.
Moretti si concentra sui 4 Mondiali disputati da O Rey, ripercorrendo le fasi di preparazione agli stessi, le partite giocate e le emozioni, positive e negative, che lo stesso ha provato e prodotto. I Mondiali sembrano scandire il tempo di una carriera fatta di tantissime partite disputate con il Santos, tra le quali spiccano sia quelle ufficiali che le tante amichevoli disputate in tutto il mondo; emerge con compiutezza il concetto di Pelé come tesoro nazionale, ma anche quello di simbolo del calcio più vero e perché no commercializzato.
Apprezzabile dal mio punto di vista come l’avventura finale ai Cosmos, a rimarcare come il miglior Pelé sia sia visto in Brasile e con la maglia della nazionale; doverosa e non banale la citazione della sfida con il Boca Juniors in Copa Libertadores.
Sono tanti gli aneddoti che Moretti snocciola nel libro, alcuni noti, altri meno ed alcuni fa sempre oggetto di dibattito sulla loro veridicità; l’autore in tal senso dimostra ottima conoscenza è giusto spirito critico per riportarli nella loro forma più acclarata.
Non mancano, inoltre, particolari descrizioni, come quella dell’assist per Jairzinho nella sfida con l’Inghilterra del Mondiale del 1970:”Pelé come un cameriere che porta vassoio di bicchieri di cristallo in mezzo al l’autostrada, mentre sfrecciano le auto”.
Il libro si legge con semplicità e risulta anche per questo piacevole, al netto di qualche ridondanza e di una tendenza, a tratti, a seguire precedenti biografie su Pelé o pubblicazioni/programmi in tal senso (Buffa docet). Mi sarei aspettato qualche dettaglio in più sulle sfide in Copa Libertadores e in Coppa Intercontinentale, ma va detto come il carattere sintetico e dinamico del libro sembra far prevalere una narrazione sintetica dei singoli incontri.
Nel complesso è una lettura interessante volta a far meglio conoscere un’icona calcistica anche nelle suoi particolari meno conosciuti, attraverso una ricostruzione tecnica, umana e nel complesso contestuale della sue gesta.
Rispondi