
TITOLO : L’AREA 18
AUTORE: Roberto Fontanarrosa
EDITORE: 66thand2nd
ANNO PUBBLICAZIONE: 2014 (edizione argentina 1982)
PREZZO : 17
PAGINE : 336
Ricordo con piacere e nostalgia il libro con il quale il grande Roberto Fontanarrosa si prende gioco del mondo del calcio, regalando spunti di assoluto divertimento e di profonda riflessione.
La caratterizzazione dei personaggi è tanto marcata quanto perfetta per descrivere attraverso l’esagerazione i luoghi comuni e le storture del gioco del calcio. Le stesse scene di gioco della partita sono descritte nella loro violenza ed improbabilità, con un senso dell’umorismo che ammalia e diverte. Si ride in effetti di gusto per le vicende ed i dialoghi, che evidenziano un contesto inverosimile da un lato, ma veritiero qualche iperbolico spaccato della realtà.
Umorismo che si mischia appunto con il cinismo e la capacità di leggere scenari futuri (il libro è del 1982), assolutamente pertinenti anche ai nostri giorni. Il calcio come mezzo per ottenere potere, gestirlo ed assegnarlo è la metafora più forte che emerge dalla lettura, la quale è moderna e pertinente anche a distanza di anni.
Due chicche spiccano nel resoconto della stessa: l’arbitro belga, come John Langenus nella finale del Mondiale del 1930, e la perdita di tempo del capitano Best Seller dopo il gol subito, con il pallone sotto il braccio come Obdulio Varela nella finale del 1950.
Una dissacrante parodia che mira a mettere per certi versi alla berlina gli eccessi del calcio e le sue stramberie, attraverso un racconto che appassiona e diverte, lasciando spazio anche per qualche riflessione amara.
Quanto ci manca “El Negro” Fontanarrosa.
Giovanni Fasani
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