
TITOLO : TRA I LEGNI. I VOLI TACITURNI DI DINO ZOFF
AUTORE: Giuseppe Manfridi
EDITORE: TEA
ANNO PUBBLICAZIONE: 2022 (prima edizione 2010)
PREZZO : 16,80 euro
PAGINE : 288
Giuseppe Manfridi racconta Dino Zoff con grande sensibilità e stile, fornendo un punto di vista particolare e particolareggiato che affascina ed emoziona il lettore e lo conduce in un bel viaggio letterario.
Attraverso opportuni quanti ricercati rifermenti letterari e filosofici l’autore analizza il ruolo stesso di portiere, combinandovi con maestria le tappe della vita e della carriera di Dino Zoff, con il risultato di fornire un ritratto tanto esauriente quanto raffinato.
Manfridi raccoglie le parole di Zoff e le amalgama in quelle che è un’analisi completa, finalizzata a raccontarci l’uomo ed il portiere, con i due ruoli che si intersecano per fornire il ritratto dell’icona e del mito. Il libro è denso di ricordi e di emozioni propri di Zoff che vengono narrati e analizzati con il punto di vista dell’autore, che li scandaglia ed al tempo stesso li nobilita con riflessioni e prospettive non banali e rilevanti. Partendo dal Dino Zoff bambino e adolescente, si passa alla sua formazione come uomo e portiere fino ad arrivare alla sua personificazione di icona.
Il libro, uscito nel 2010, come aggiornato con riferimenti ed ortiche del 2022, seguendo un ordine cronologico che vede il suo climax nel Mondiale del 1982, del quale Zoff è stato leggendario protagonista. L’autore si concede ad arte qualche salto nel futuro per far meglio comprendere determinato momenti e per far risaltare al meglio peculiarità caratteriali del campione friulano.
È indubbiamente un libro complesso e come tale colmo di contenuti e di spunti che rendono la lettura pregna di riflessioni e sensazioni, distaccandosi da una semplice biografia, ma rappresentando un magnifico ritratto dell’uomo e del portiere, partendo dal generale per arrivare al particolare e viceversa.
Manfridi contestualizza lo Zoff uomo, portiere ed icona nella realtà temporale e sociale di rifermento, anche mediante piccoli excursus del tutto affini alle finalità della sua opera ed inappuntabili in termini di contenuti. E’ un’ottima conferma di come anche con il calcio il livello della narrazione possa essere “alto”, sia in termini di contenuti che di stile linguistico adoperato; quest’ultimo, davvero ricercato, non appesantisce la lettura a mio parere, anzi, la eleva e la rende idonea al fine di raccontare un’icona come Dino Zoff come realmente e raramente è stato fatto.
Una lettura davvero interessante e significativa, consigliata a chiunque voglia rivivere attraverso molteplici punti di vista l’esistenza di un autentico mito.
Giovanni Fasani
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