Italo Allodi: Ascesa E Caduta Di Un Principe Del Calcio

TITOLO : ITALO ALLODI. ASCESA E CADUTA DI UN PRINCIPE DEL CALCIO

AUTORE: Alessandro Tamburini

EDITORE: Italic

ANNO PUBBLICAZIONE: 2012

PREZZO : 15,20 euro

PAGINE : 213

Ricordo il libro di Alessandro Tamburini che conferisce il giusto risalto alla figura di Italo Allodi, fondamentale e avveniristico personaggio del nostro calcio.

Emerge la figura di un uomo spavaldo quanto generoso, in anticipo sui tempi in termini di comportamento e nello svolgimento del ruolo di dirigente, in grado davvero di definirlo in termini di compiti, finalità e usi.

Vengono bilanciati i diversi atteggiamenti del protagonista, spontaneo in tante manifestazioni personali, quanto fiero della propria potenza decisionale, quasi a sfiorare una timida ostentazione di potete; Allodi è stato uomo in grado di incidere in tanti campi nel suo apice, ma anche uomo disponibile e prodigo verso amici e parenti, nonché vicino al movimento partigiano in gioventù (si sa molto poco del suo contributo in tal senso).

L’autore scava a fondo nella vita e nella personalità di Allodi, riportando alla mente tant’è situazione chiarendo tanti episodi non solo marginali, arricchendo il tutto con tanti aneddoti, molto dei quali raccontati da chi lo ha conosciuto bene; questi contributi rappresentano un implementazione piacevole ad una narrazione precisa e coinvolgente.

Mi sarei aspettato un po’ più di spazio e “pepe” su certe situazioni mai del tutto chiarire, anche se ipotetiche, come il suo rapporto con Dezsö Solti, anche solo per meglio chiarire l’ambito e le motivazioni alla base di certe voci, ad onor del vero mai provate.

Gli stretti rapporti intercorsi tra l’autore e Allodi rendono in effetti il libro mondato da quegli aspetti critici e polemiche per forza presenti in una carriera di alto livello, dando la precedenza alla sua edificazione come uomo e professionista; in certi passaggi non siamo molto lontani dall’agiografia.

Più spazio trovano invece altri momenti difficili, come il coinvolgimento nel giro di partite truccate o il periodo post ictus, quest’ultimo davvero triste in quanto ci appare un Allodi menomato ed impossibilitato ad agire con la consueta sicurezza e le efficacia. Netto in tal senso il contrasto tra il periodo in auge di Allodi e quello mesto degli ultimi anni della sua vita, be descritti nella loro difficoltà.

Al netto delle menzionate forzature , il libro è abbastanza interessante, tanto da permettere di conoscere meglio una figura che, da dietro le quinte, ha cambiato molte prassi e molti ruoli del calcio come lo vediamo e viviamo adesso. 

Giovanni Fasani

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