
TITOLO : VITTORIE DI PROVINCIA
AUTORE: Fabio Ferrari Stromberg
EDITORE: Serra Tarantola
ANNO PUBBLICAZIONE: 2021
PREZZO : 12 euro
PAGINE : 112
Un libro che si legge velocemente volto a raccontare le imprese delle provinciali nei più importanti trofei italiani e non solo, fornendo per ciascuna di essere una rapida descrizione.
In tali disquisizioni il libro non aggiunge nulla di nuovo o particolare, ma rende il giusto merito a squadre poco ricordate o certe volte trascurate dalla memoria, come le vittorie della Pro Vercelli e del Casale nella fase pionieristica del nostro calcio o il quasi del tutto ignorato successo dell’Udinese nella Mitropa Cup del 1980.
Proprio la particolarità e la ricercatezza dei contesto analizzati rappresentano il pregio principale del libro, il quale, in modo fin troppo sintetico, racconta decenni nei quali il calcio provinciale si toglieva grandi soddisfazioni, beffando in più di un’occasione le compagini più blasonate o guadagnandosi allori internazionali (la già citata Mitropa Cup o la Coppa Anglo-Italiana).
Molto prima del calcio milionario vincolato ai soliti centri calcistici e di potere vi sono le storie di provincia, che Fabio Ferrari Stromberg racconta con passione e buona conoscenza, andando, a tratti, nel dettaglio, anche di certe impostazioni tattiche e di vicende legate ai primi torneo nazionali. Il fatto di raccontate le varie squadre ed i vari tornei in ordine cronologico fissa in trait d’union che permette di valutare l’evoluzione del calcio provinciale, ahimè molto vicino ad un declino negli anni più recenti, almeno in termini di risultato.
Nella sinteticità della narrazione stona qualche imprecisione, come il marcatore della finale di Coppa Italia 1940/1941 o la disquisizione sull’invenzione del Catenaccio e dell’introduzione del ruolo di libero.
Un libro utile a ricordare o a fare la conoscenza di imprese calcistiche poco celebrate o erroneamente considerate di secondo piano, senza quegli approfondimenti che ne avrebbero, a mio parere, ampliato i contenuti e maggiormente nobilitato la lettura.
Giovanni Fasani
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