AUTORE: Sergio Barducci
EDITORE: Minerva
ANNO PUBBLICAZIONE: 2021
PREZZO : 18 euro
PAGINE : 190
Insieme ad Sergio Barducci Arrigo Sacchi ci consente di entrare nei ricordi e nelle emozioni della sua vita, concedendoci una spazio della sua vita privata, concentratosi sui relativi momenti salienti.
Nel libro c’è tanto calcio, ovviamente, ma non solo, dal momento che il grande allenatore parla della sua famiglia, del suo paese, delle sue esperienze personali e degli sforzi fatti per poter raggiungere il suo sogno.
Sacchi si racconta con grande sincerità, anche nei momenti critici e dolorosi, ponendo l’accento sull’importanza dei legami famigliari e sui quei valori che ha fatto propri per tutta la vita. Tanti e apprezzabili i riferimenti a fini pensatori per descrivere tappe fondamentali della sua vita, quasi a nobilitare i principi dell’uomo poi traslati nel suo ruolo di allenatore.
Emerge la figura di un uomo determinato e ostinato nel compiere il proprio lavoro, perfezionista, ma meno ossessivo di quello che personalmente pensavo (“la perfezione non esiste”).
Molto interessante notare come da grande cultore del lavoro difenda il suo a spada tratta, considerando ad esempio il Mondiale del 1994 un capolavoro e non una sconfitta.
Nel libro si apprezza il forte legame con la sua terra, dimostrata anche dalle tante amicizie instaurare e mantenute a distanza di decenni; si percepisce quasi una sensazione di pentimento nell’aver trascurato le proprie radici durante la sua carriera di allenatore. Sacchi non fa mistero dell’ansia che lo ha perseguitato durante la carriera e che lo ha costretto ad interromperla, riportando momento e situazioni esplicativi della sua condizione.
Forse sarebbe stato lecito aspettarsi un po’ di pepe in più, in particolare modo nel suo rapporto con Marco Van Basten, del quale invece non fa menzione, nonostante la particolarità e la criticità dello stesso. Altro rapporto che avrei maggiormente raccontato è quello con Roberto Baggio, non sempre idilliaco e indubbiamente fonte plausibile di aneddoti.
Ma in fondo il libro racconta il Sacchi uomo e lo fa in modo esauriente, regalandoci ambiti della sua personalità indubbiamente interessanti.
Giovanni Fasani
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