George Best. Il migliore
TITOLO : GEORGE BEST.IL MIGLIORE
AUTORE: Paolo Marcacci
EDITORE: Kenness
ANNO PUBBLICAZIONE: 2021
PREZZO : 16 euro
PAGINE : 144
Paolo Marcacci racconta George Best con un tono intimo e sentito che non può far meno di emozionare, scavando nell’animo del campione irlandese e andando a fondo delle sue passioni/dipendenze.
Il ritratto che ne emerge è quello di uomo timido, innamorato del calcio (vizio anch’esso?) e trascinato da fama e soldi nella spirale dell’autolesionismo. Ne scaturisce un’immagine tanto fragile quanto fedele di un uomo che ha vissuto una spirale di successo incredibile, ma che per molti versi è rimasto il ragazzo che calciava un pallone per le strade di Belfast. Sul suo ruolo di icona generazionale è interessante notare come l’autore prenda le distanza dalla nomea di “Quinto Beatles”, prediligendo altri accostamenti sotto questo punto di vista.
La bravura di Marcacci risiede nella capacità di narrare fatti ed eventi noto con stile personale, arrivando in certe parti a rivolgersi direttamente a George, concentrandosi sulle criticità della sua vita. Quasi l’autore volesse inviare una personale lettera al fuoriclasse del Manchester United, ponendogli un punto di vista che è condiviso da tutti i suoi ammiratori.
Partendo dall’assunto che dribbling e drink iniziano allo stesso modo, l’autore ripercorre le tappe fondamentali della sua vita, dai primi calci di un ragazzo protestante a Belfast, alla prematura morte, passando per le magie in campo e gli eccessi al di fuori di esso. Punto di svolta, in tutti i sensi, la finale di Coppa dei Campioni contro il Benfica del 29 maggio 1968.
Non mancano aneddoti ricaricati, a dimostrazione della piena conoscenza dell’argomento; ad esempio, sapete chi lo indusse ad indossare i parastinchi?
Un libro che fa riflettere e considerare George Best sotto un’ottica profonda, finendo per condividere le reprimende e i sentiti giudizI espressi dall’autore.
Un’ulteriore prova che George Best è stato unico.
Giovanni Fasani
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