TITOLO : FORZA GENTILE. LA MIA VITA, IL MIO CALCIO
AUTORE: Andriy Shevchenko e Alessandro Alciato
EDITORE: Baldini + Castoldi
ANNO PUBBLICAZIONE: 2021
PREZZO : 18 euro
PAGINE : 304
Forza gentile” sembra davvero il titolo adatto per descrivere Andrij Shevchenko, in quanto ne evidenzia la straordinaria forza (di volontà, fisica, tecnica e mentale) nonché i modi cortesi e la straordinaria importanza attribuita ai rapporti.
Tutto questo emerge nella toccante prima parte, dove le difficili infanzia e adolescenza vengono raccontate nella loro crudezza e nei l’iro aspetti più critici.
La vita di Sheva, come detto, è fatta di rapporti e nel suo paese natale i più importanti sono quelli con il padre e con il leggendario Valeri Lobanovski, fondamentale per la sua crescita in quando imprescindibile mentore anche dopo la morte. Shevchenko idolatra il Colonnello, arrivando a dire che nel calcio esiste un era pre e post Lobanovski, identificandolo nel punto zero non solo personale.
Il libro è molto scorrevole e la sua evoluzione come calciatore è ben raccontata, con il Milan che entra nella sua vita glorificandolo e permettendogli di intrecciare altri rapporti fondamentali; mieloso e forte (troppo?) quello con Berlusconi, fatto di rispetto molto volte fuori dai denti quello con Ancelotti, tale da mettere un po’ di pepe alla narrazione.
Sentito e sincero il suo amore per il Milan, che traspare nelle tante partite e situazioni ricordare (imperdibili per ogni milanista), ma anche nelle situazioni più difficoltose (infortuni e critiche).
Alternando campo a vita privata (altro rapporto fondamentale é quello con la moglie) Shevchenko sembra non omettere particolari, con l’impressione di volersi togliere qualche sassolino dalla scarpa, sopratutto quando parla della clamorosa sconfitta di Istanbul con il Liverpool.
Personalmente ho molto apprezzato quando entra nel dettaglio della situazione di gioco, dai metodi di allenamento, delle intese con i compagni, fino ad arrivare ad interessanti disquisizione tattiche; rendendomi conto della sua mentalità, della sua voglia di migliorare e del suo accanimento negli allenamenti, ho potuto capire come mai mi abbia sempre colpito per la sua completezza tecnica.
La parte finale del libro ci porta alle ultime stagioni da calciatore ed agli esordi da allenatore, vissuto con la stessa mentalità vincente che lo ha sempre contraddistinto.
Un libro di sicuro interesse che la penna di Alessandro Alciato contribuisce a rendere piacevole ed ottimamente articolato, con il giusto numero di aneddoti e con la franchezza che si addice. Forte, ma anche gentile.
Giovanni Fasani
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