TITOLO : Roberto Mancini, senza mezze misure
AUTORE: Marco Gaetani
EDITORE: 66thand2nd
ANNO PUBBLICAZIONE: 2021
PREZZO : 18 euro
PAGINE : 256
Il termine “complesso” è indubbiamente un aggettivo pertinente per Roberto Mancini, sia per la complessità delle giocate permesse dal suo straordinario talento, sia per la complessità della sua personalità, sempre spiccata e mai banale.
Nel libro di Marco Gaetani ogni dettaglio della vita/carriera del campione di Jesi vengono fedelmente riportate, permettendo di ricostruirla in pieno, anche nelle parti più complesse. Sono proprio i momenti più critici e meno conosciuti a suscitare interesse, venendo descritto davvero molto bene dall’autore, il quale dimostra una grande conoscenza dell’argomento e la complessità dell’attività di ricerca svolta.
Le virtù calcistiche di Mancini vengono esaltate partendo dalla sua abilità di giocare con il tempo durante l’azione, indipendentemente dal ruolo che gli si voglia attribuire (centravanti, seconda punta “associativa” o fantasista). Molto bella la definizione coniata dall’autore:”Mancini è allo stesso tempo sacro e profano, irraggiungibile eppure così vicino”.
La vita di Mancini è fatta di rapporti, molti dei quali fondamentali per la sua evoluzione non solo come calciatore; su tutto spiccano quello con Paolo Mantovani e con il “gemello” Gianluca Vialli.
Gaetani ne evidenzia il carattere molto volte volte difficile da comprendere, ripercorrendo tutte le dichiarazioni rilasciate in momenti di tensione, con tutte le polemiche scaturite dalle stesse.
La carriera di Mancini è infestata anche di crucci, che rispondono al nome della nazionale, dove non è riuscito ad imporsi, e a quello della Coppa dei Campioni, sfumata nel 1992 a Wembley. Entrambe gli aspetti vengono ottimamente analizzati e corroborati dall’autore.
È interessante pagina dopo pagina valutare l’evoluzione di Mancini giocatore e uomo, dove restano immutate la classe in campo e la spiccata personalità anche al di fuori; ogni giocata magica ed ogni sua dichiarazione non possono mai essere giudicate banali, dal più incredibile dei colpi di tacco alla più nervosa e rabbiosa reazione davanti ai microfoni.
L’ultima parte del libro è ovviamene incentrata sulla carriera da allenatore, con il giusto spazio dedicato alla questione su come un giocatore che parlava una lingua tecnica speciale abbia potuto rapportarsi con giocatori meno fenomenali. Molto belle le ricostruzioni delle sue esperienze sulle panchine di Fiorentina e Lazio, dove è andato oltre al ruolo di allenatore, vivendo da protagonista, come sempre, anche le difficili vicende finanziarie.
Terminata la lettura viene spontaneo credere che mancasse un libro su Roberto Mancini e Marco Gaetani ne ha scritto uno davvero interessante e incredibilmente completo. Senza mezza misure, proprio come il grande Mancio.
Giovanni Fasani
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