AUTORE: Ernesto Zucconi, Giuseppe Franzo
EDITORE: Novantico Editrice
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2006
PREZZO: 20,00 Euro
PAGINE: 120
Immaginate di essere tornati a quella che una volta era chiamata la scuola media. Immaginate adesso di riprendere in mano un vecchio libro di testo, magari quello di storia, pieno di fotografie dei grandi eventi, schede storiografiche con testimonianze di chi c’era e ha visto, o di chi per primo ha studiato e documentato il fenomeno. Aggiungeteci pure, per attirare l’attenzione dei più distratti, alcune strisce di fumetti dell’epoca, che raccontano fatti e personaggi con fare più scanzonato. Adesso mixate il tutto con gli imperdibili dati numerico-statistici ed avrete un’idea del lavoro dei due storici, coautori di questo libro.
Zucconi e Franzo raccontano in modo compendiato la nascita del calcio in Italia, seguendo una linea temporale che parte dalle origini, addirittura dalla citazione che Omero fa nell’Odiessa del gioco con la palla fatto da Nausica, per arrivare fino ai Campionati del Mondo del 1950.
Pur non essendoci una bibliografia finale, nel libro sono presenti diverse note bibliografiche a testimonianza di un buon lavoro di ricerca. Il cui spessore emerge anche dagli interessanti spunti storiografici che, inseriti strategicamente nel testo, arricchiscono la lettura con essenzialità e trasparenza (l’estratto de “I Ricordi di Pozzo” è un cult).
Punto di forza del libro è l’impressionante corredo iconografico, non solo per la qualità delle immagini ma anche per la loro quantità. Difficile, infatti, riscontrare una cosa del genere negli altri saggi del medesimo genere. Come accennato poi, i due autori hanno inserito, insieme ad tutta una serie di pannelli statisti anche delle strisce di fumetti d’epoca il cui autore è Paolo Piffarerio già collaboratore ad “Alan Ford” e alla “Storia d’Italia a fumetti” di Enzo Biagi.
Nonostante l’estrema sintesi del testo, il quale evidentemente non vuole, né può, porsi al pari dei tanti libri in circolazione sulla storia del calcio in Italia, si tratta di un lavoro con un buon piglio narrativo, perfetto per chi s’accosta per la prima volta a letture del genere, con un forte connotato storico. Ottima l’impaginazione grafica che rende il libro, il cui formato è un 21 x 30 cm, decisamente sui generis.
L’appendice finale sull’inedita storia dell’arbitro, nonché ufficiale dell’esercito, Antonio Bertone, si può considerare come una specie di bonus track. Difficile però contestualizzarla all’interno del tema narrativo.
Piccola notazione finale che nulla toglie alla qualità del lavoro e del racconto, che scorre via senza prestare il fianco ad uno pseudo revisionismo storico o peggio ad interpretazioni di parte. La casa editrice Novantico è specializzata soprattutto in libri di storia politico-militare sugli anni del fascismo, strizzando però l’occhio a temi e soggetti destrorsi. Gli autori del volume si allineano politicamente a questa corrente di pensiero (Zucconi, come si legge nella biografia, è nel comitato direttivo del trimestrale “Historica nuova” del Centro Studi di Storia Contemporanea il cui fine è il “ripristino della verità storica sul Fascismo”; Franzo, invece, è promotore del centro studi l’Araldo, tacciato di revisionismo storico o peggio di neofascismo). Come detto però questo non condiziona assolutamente l’onestà del testo, che contrariamente, ad esempio, al saggio di Loris Lolli “I Mondiali in camicia nera”, non evidenzia una lettura politicizzata degli eventi storico-calcistici.
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