
TITOLO : TUTTA COLPA DEL MUNDIALITO
AUTORE: Andra Bacci
EDITORE: Bradipolibri
ANNO PUBBLICAZIONE: 2021
PREZZO : 18 euro
PAGINE : 240
La letteratura sportiva italiana, adesso, ha colmato una lacuna considerevole, perchè Tutta colpa del Mundialito è un’opera fondamentale, arrivata al momento giusto per realizzare una disamina di un periodo nevralgico nella storia della Repubblica: l’inizio degli anni Ottanta ha segnato la scalata di Silvio Berlusconi nel mondo della telecomunicazione e del calcio, gettando le basi per format rivoluzionari che poi verranno ripresi in altre epoche, il tutto avvolto da un alone oscuro, riconducibile ad episodi e personaggi che superano il football e vanno ad influenzare la Storia, quella con la lettera maiuscola. Andrea Bacci ha realizzato un ottimo lavoro di ricerca, andando a scandagliare e togliere polvere ad un gran numero di articoli e fonti interessanti e utili a comprendere quale realmente fosse la situazione italiana in quel preciso momento storico.
Licio Gelli, la P2, la dittatura uruguaiana, un pallone che rotola, Silvio Berlusconi, il cavaliere oscuro che ha messo in atto una vera e propria rivoluzione in ambito televisivo, necessaria, ma eseguita in maniera discutibile, tra mosse e contromesse, in un groviglio di situazioni che cambieranno per sempre il nostro paese: non si tratta di solo calcio, qui utilizzato come puro escamotage per trattare d’altro perchè, come si evince dall’opera di Bacci, quel maledetto Mundialito, organizzato dai militari di Montevideo per garantire e consolidare prestigio alla nazione, sulla falsariga del Mondiale d’Argentina del 1978, sarà fondamentale a diversi personaggi, molti dei quali iscritti alla loggia massonica Propaganda 2, di allungare i propri tentacoli e influenzare la società italiana con i mezzi più legali che potessero essere utilizzati: i giornali, la tv, la politica, tutti baluardi della
democrazia inquinati dalle fondamenta.
La vittoria dell’Uruguay, il torneo stesso, dal punto di vista tecnico non passarono di certo alla storia del calcio, ma è tutto quel che si mosse dietro le quinte, alle spalle di un fosco sipario, ebbe l’effetto di aver tratto il famoso dado e di aver consegnato le chiavi del potere, in Italia, ad un certo Silvio Berlusconi. Alla faccia dell’agonismo, della Copa de Oro e dei militari uruguaiani, i quali non riscossero il previsto successo con la suddetta manifestazione.
In definitiva, un libro da leggere assolutamente.
Luigi Della Penna
Rispondi