
TITOLO : THE UNFORGIVEN
AUTORE: Rob Bagchi e Paul Rogerson
EDITORE: Aurum Pr Ltd
ANNO PUBBLICAZIONE: 2002
PREZZO : 19 euro
PAGINE : 256
Ricordo il bel libro di Rob Bagchi e Paul Rogerson che racconta gli anni del Leeds di Don Revie, tra successi, polemiche e tanti aneddoti.
Gli autori scavano con cura nel dettaglio del cosiddetto Dirty Leeds, descrivendo dinamiche di spogliatoio e rapporti personali, mettendo al centro di tutto Revie ed il suo modo di condurre la squadra; vengono fedelmente riportate le sue dichiarazioni e le ragioni alla base di tante sue decisioni, glorificandolo per i successi, ma anche mettendo in luce alcuni errori ed una certa superbia. Revie viene raccontato come un uomo davvero complesso, sicuro delle proprie idee, ma dalla mentalità e dalla gestione dei rapporti davvero particolari.
Il libro è l’occasione di conoscere meglio grandi giocatori, da Billy Bremner a Peter Lorimer, inseriti come pedine nello scacchiere tattico di Revie e nel suo studiato piano strategico (fondamentali in tal senso lo spirito di squadra ed il temperamento). Punto cardine della squadra risulta essere Bobby Collins, fondamentale sotto tutti punto di vista per la crescita del progetto voluto e forgiato da Revie.
Sicurezza e coraggio sono due cardini del pensiero battagliero dell’allenatore di Middlesbrough, messo in luce anche dalle dichiarazioni da lui rilasciate alla vigilia dei più importanti match.
Gli autori tentano di giustificare il lato più “sporco” di quel grande Leeds, formulando la teoria che certi comportamenti al limite del regolamento fossero stati aprirsi durante amichevoli con squadre italiane. Sono davvero tanti gli scontri dialettici e sul campo che vengono riportati ed analizzati, compresi gli strascichi che hanno contribuito a forgiare la nomea di squadra sleale.
Non può mancare un capitolo dedicato ai 44 giorni di Brian Clough sulla panchina del Leeds, condito da tanto aneddoti ed impostato in continuo paragone con la figura di Don Revie.
Un libro davvero interessante e colmo di aneddoti e chiarimenti sì tanto luoghi comuni intorno ad una squadra di grande fascino, che indipendentemente da come la si giudichi merita di essere raccontata. E gli autori lo fanno in maniera splendida.
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