
TITOLO : LA CITTA’ AZZURRA
AUTORE: Elena Marmugi
EDITORE: Goalbook Edizioni
ANNO PUBBLICAZIONE: 20
PREZZO : 14 euro
PAGINE : 200
Attraverso le vicende dei protagonisti Elena Marmugi ci conduce in un bel viaggio nei meandri di Empoli, sia dal punto di vista calcistico che sociale e storico.
Il lettore si appassiona alla storia narrata ed allo stesso tempo si affeziona al contesto provinciale fedelmente riportato, nonché alla storia dell’Empoli FC, ripercorsa nelle parole e nei ricordi dei diversi personaggi: trovano spazio il leggendario Carlo Castellani, Marco Osio, Johnny Ekström, Vincenzo Montella (protagonista non solo in campo) Daniele Balli e tanti altri.
L’autrice è brava a coniugare più dimensioni in un libro che si legge tutto d’un fiato e che emoziona a vari livelli, generando un clima di condivisione dei valori portati avanti dai personaggi, valori di una società italiana e provinciale che, ahimè, stanno pian pianino scomparendo. Non mancano anche riferimenti storici significativi anche medioevali, sviluppati sempre attraverso il contesto del tifo, nello specifico nell’atavica rivalità con Firenze (viene scomodato anche Farinata degli Uberti).
Il concetto di provincialità è visto come nobile virtù, per la sua capacità di creare rapporti veri e di vivere il calcio in maniera passionale e mai banale. Divertentissimi in tal senso dialoghi tra i vari personaggi, con l’idioma toscano rende ancora più veri e che garantisce risate in tante situazioni raccontate.
Come in altre pubblicazioni dello stesso tipo è sempre divertente notare come il protagonista Alfredo, la non solo, conti gli anni attraverso le stagioni calcistiche e mantenga i ricordi correlati a gol o ad imprese calcistiche della sua squadra del cuore. Molto ben riuscita in tal senso la caratterizzazione del personaggio di Nando, tifoso sfegatato ed irriverente, nonchè spalla ideale del citato Alfredo.
Quello di Elena Marmugi è indubbiamente un libro adatto ad un vasto pubblico, essendo piacevole e meritevole sotto più punti di vista. Per usare una sua espressione il libro é proprio “belliiiino”.
Giovanni Fasani
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