
TITOLO : CON IL PALLONE TRA I PIEDI E LA MUSICA A CANNONE
AUTORE: Nicolò Rondinelli e Andrea Vecchio
EDITORE: Red Star Press
ANNO PUBBLICAZIONE: 2020
PREZZO : 13 euro
PAGINE : 144
Per quelli della mia generazione, preadolescenti agli inizi degli anni’90, questo libro è un tuffo nel passato fatto di tanti ricordi ed emozioni, con tanti tratti comuni che non possono far altro che attrarre e in parte emozionare.
Anche la vicinanza geografica con il contesto narrato, Novara, rende le vicende narrate davvero molto simili a tante da me vissute, rendendo ancora maggiormente coinvolgente la lettura.
Gli autori, Nicolò Rondinelli e Andrea Vecchio, scavano nei ricordi, sia più datati che più recenti, regalandoci uno spaccato di provincia vero, sentito e particolarmente emozionante, attraverso una narrazione spedita e piacevolmente diretta.
Utilizzandolo le loro parole, gli autori utilizzano il pallone quale “cinepresa e megafono” per raccontarci i contesti sociali e sportivi nei quali si sono trovati a crescere e vivere, attenersi anche scene di vita quotidiane che fanno parte dei ricordi e delle consuetudini di molti di noi.
Struggente e per molti veritiero il concetto per il quale i calci dati ad un pallone dati da ragazzini sono un’ultima espressione di libertà, prime che le responsabilità, i problemi e le circostanze della vita diventino coercitive. Quella stessa libertà che viene rivendicata nei confronto di un calcio ormai diventanto business e ben lontano da ogni puro ed ingenuo sentimento.
A rendere ancora più vero lo scenario descritto vi sono i personaggi di contorno, per quanto mi riguarda comuni a molte realtà di provincia, sia nel contesto adolescenziale, sia in un quello più adulto da bar. Personalmente noto davvero come i soggetti descritti siano comuni alla mia esperienza, sia negli atteggiamenti che nel gergo, trovando un collegamento tra il contesto novarese ed il mio pavese.
La playlist proposta alla fine del libro fa da colonna sonora a situazioni di vita che oltre che emozionare fanno, amaramente e non, riflettere, in direzione ostinata e contraria contro il calcio moderno.
Giovanni Fasani
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