
AUTORE: Andrew Downie
EDITORE: Milieu Edizioni
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2018
PREZZO: 19,90 Euro
PAGINE: 319
Un resoconto completo della vita di Sócrates Brasileiro Sampaio de Souza Vieira de Oliveira, meglio noto semplicemente come Sócrates, uno dei calciatori brasiliani più amati della sua generazione e più iconici in assoluto. Genio e sregolatezza, leader, trascinatore ma anche autodistruttivo e tutt’altro che professionale. Questo e molto altro è stato Sócrates e Andrew Downie, corrispondente in Brasile per 16 anni, attraverso ricerche meticolose, fonti storiografiche, testimonianze dirette ha dato vita ad un resoconto puntuale e completo della vita calcistica e privata del Dottore. Perché Sócrates era sì un talentuoso calciatore ma allo stesso tempo era un vero e proprio dottore, che non vedrà mai però una corsia d’ospedale in vita sua, se non per pochi giorni. Gli inizi da giovane promessa, gli studi in medicina, il successo da calciatore, i trionfi accompagnati dalle prime ombre, poi il Mondiale del 1982, forse il momento sportivo più importante della sua vita, fino alla storica sfida persa con l’Italia che segna l’inizio della fine. Downie segue le vicende del giocatore attraverso un racconto dettagliato di quanto avveniva non solo nella sua vita, privata e pubblica, ma anche attorno al giocatore stesso. Così le testimonianze dei compagni, degli avversari, dei giornalisti, mescolate alle cronache dell’epoca e impreziosiste da inediti retroscena (tanti quelli legati alla sua sfortunata partentesi in viola) danno vita ad una lettura assolutamente neutrale, ma allo stesso tempo ricca di grandi spunti di riflessione su una figura iper-inflazionata da aneddoti, racconti di parte e giocate geniali. Che Sócrates abbia avuto del talento è fuori discussione, che viceversa abbia sfruttato appieno la sue qualità è motivo di discussione. Fuori dal campo è stato un personaggio scomodo e indolente ma anche un intellettuale, un libero pensatore, con una fortissima attitudine alla politica, al sociale e alla…birra!. In campo, invece, ha raccolto meno rispetto a quanto il suo innato talento gli avrebbe potuto consentire. È vero anche, però, che ovunque abbia giocato è sempre stato uno dei leader più o meno riconosciuti dello spogliatoio, un personaggio troppo forte per non essere ascoltato anche con i suoi silenzi. Al Corinthians il capolavoro per cui, al netto di gol e colpi di tacco, è passato alla storia, l’esperimento di autogestione della cosiddetta “Democrazia Corinthiana” di cui l’autore racconta inizio e fine, anche attraverso momenti e testimonianze poco note.
Nonostante ricerche in giro per il mondo, i suggerimenti e le diverse testimonianze, le cronache e gli approfondimenti, la forza del libro è data dalle memorie mai pubblicate che il campione brasiliano aveva lasciato nelle mani della sua ultima moglie. Memori che svelano un uomo tormentato, ribelle, anarchico, che soprattutto alla fine s’è lasciato andare, forse schiacciato dalle aspettative e dai rimpianti.
Sebbene Sócrates abbia giocato in Italia per una sola stagione, per giunta senza lasciare un grandissimo ricordo in termini calcistici, qui da noi ricchissima è la letteratura che lo riguarda. Il libro di Downie, però, ha il merito di non cadere nella facile retorica del mito, restando ancorato invece alla realtà, scomoda, cruda e schietta. Due grandi firme accompagnano il lavoro del giornalista britannico: Darwin Pastorin nell’introduzione e Johan Cruyff nella prefazione. Imperdibile per i tantissimi tifosi che a distanza di anni ancora ricordano le sue imprese.
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