
TITOLO : LA MIA VITA IN BIANCO E ROSSO
AUTORE: Arsene Wenger
EDITORE: Baldini + Castoldi
ANNO PUBBLICAZIONE: 2020
PREZZO : 18 euro
PAGINE : 224
Raccontare una carriera come quella di Arsene Wenger è impresa non facile e l’allenatore alsaziano lo fa restando fedele alla sua natura, schiva per un verso e autocelebrativa del proprio credo da un altro.
Attraverso valori quali strategie, pianificazione e attuazione Wenger riassume le fasi salienti della sua carriera, focalizzandosi sui propri metodi di allenamento, di gestione delle risorse e di tutti i compiti di un manager (interessante la sua disamina delle dinamiche del calcio mercato). Molto affascinante notare come passando da un’esperienza all’altra si evolvano i sui dettami tecnico-tattici e la sua predisposizione nei confronti dei giocatori.
Ci appare così un professionista completamente dedito al suoi lavoro (forse fin troppo), concentrato a creare valore in tutti i sensi per la società per la quale lavora. Molto bello il concetto di “servire l’interesse del gioco” da lui perorato e per certi versi difeso anche in situazioni non facili.
Wenger sembra un accentratore di compiti e responsabilità, arrivando ad occuparsi in prima persona anche della dieta dei giocatori, demandando a pochi uomini di fiducia quella che sembra essere una vera e propria missione. In tal senso è significativa la sua esperienza in Giappone, della quale svela situazioni e qualche aneddotto di sicuro interesse, dato che si sa comunemente poco della stessa.
Il libro è indubbiamente interessante, ma omette episodi critici e non menziona gli inevitabili litigi o incomprensioni che una lunga carriera ha sicuramente prodotto; i soli accenni a tensioni (per esempio con Alex Ferguson) confermano come l’intenzione di Wenger sia quella di raccontarsi come manager, mettendo giustamente o meno in risalto le proprie virtù e un suo codice di comportamento.
L’allenatore francese accenna anche alla propria vita privata, rimpiangendo di averle molte volte trascurata per concentrarsi al 100% sula propria professione; davvero la sua passione per il calcio è travolgente e lo stesso non nega sì pensare a quest’ultimo per tutta la giornata.
Un’autobiografia utile ad entrare nel contesto professionistico di Wenger, trattante temi e concetti assolutamente accattivanti.
Giovanni Fasani
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