
TITOLO : UNA CASACCA DI SETA BLU
AUTORE: Paolo Frusca
EDITORE: Mondadori
ANNO PUBBLICAZIONE: 2020
PREZZO : 17,50 euro
PAGINE : 204
Scrivere un romanzo con protagonista Béla Guttmann, personaggio dalla vita più che romanzesca, può sembrare un azzardo, ma Paolo Frusca vi riesce in pieno, coniugando un’inappuntabile precisione storica ad una narrazione spedita ed accattivante.
Le figure immaginarie di Kudlacek padre e figlio sono perfette per riassumere la storia di un personaggio unico e leggendario, riè correndo altresì la storia del calcio e non solo.
L’autore riesce a coniugare al meglio l’ambito di fantasia con la realtà storica, mettendo il lettore nella condizione di trovarsi davvero belle epoche raccontate.
Apprezzabile come il tema dell’Olocausto e della guerra vengano trattati senza appesantire la narrazione e senza inutili ridondanze, fornendo un quadro preciso e ben connesso a quanto raccontato.
Tantissimi i giocatori mitici riportato alla mente, perfettamente inseriti in contesti sí di fantasia, ma assolutamente veritieri. Su tutti spicca la figura di Matthias Sindelar , fuoriclasse dell’epoca raccontato nella sua grandezza e semplicità; bello in tal senso l’ipotetico passaggio di consegne proposto con un altro grande, Ferenc Puskas.
Il libro assume maggiore valenza per la correttezza delle informazioni riportate, cosa non facile quando si parla di Béla Guttmann, personaggio legato a leggende ed a tante inesattezze (così come per Sindelar).
Libro davvero molto interessante, per addentrarsi in epoche mitiche del calcio e conoscere o meglio ricordare Béla Guttmann e non solo.
Giovanni Fasani
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