
TITOLO : GRAZIE AMERI, A TE VALENTI
AUTORE: Salvatore Biazzo
EDITORE: Guida Editori
ANNO PUBBLICAZIONE: 2020
PREZZO : 18 euro
PAGINE : 416
Non dimenticando davvero nessuno e con grande sentimento Salvatore Rino Biazzo ci guida nella storia della radio e della televisione sportiva, in un libro che emoziona sempre riporta alla mente personaggi ed eventi.
Da collega l’autore descrive vezzi, virtù e difetti di ogni protagonista, attraverso una narrazione che attrae per ritmo e riferimenti, mai banale e correttamente e evocativa.
Biazzo crea un esauriente contorno socio politico, mettendo in condizione il lettore di comprendere determinate dinamiche e creare un filo logico per l’evoluzione storica e metodologica della professione.
Partendo fai nomi storici della radio fino ad arrivare ai professionisti dei giorni nostri, il libro è un piacevole Amarcord, atto a creare un quadro d’insieme davvero molto interessante.
Molta enfasi è posta suo 50 anni della mitica trasmissione di Paolo Valenti, alla quale Biazzo dedica giustamente molto spazio in quanto format leggendario; la scelta di dedicare un capitolo ad ogni giornalista ha evocato in me tanti ricordi ed uno stile scanzonato, ma competente, che probabilmente manca alla narrazione calcistica attuale.
Molto bello il ricordo dedicato a Luigi Necco, giornalista e personaggio di grande livello e di inconfondibile stile.
Apprezzabile come l’autore inserisca le esperienze personali qua e là, quasi a voler lasciare spazio agli altri, pure essendo stato elemento noto ed importante.
Ogni epoca è ricordata e ben rappresentata, partendo dagli albori di Alfredo Gianoli, Giuseppe Sabelli Fioretti e Nicolò Carosio, fino ad arrivare ai più recenti professionisti della RAI (ambito radiotelevisivo unico di riferimento del libro).
La copiosa mole di dati ed informazioni proposta rende marginale qualche piccola imprecisione (Nyers non era svedese e Souness non ha mai giocato nella Sampdoria).
La storia giornalistica sportiva in Italia è densa di particolari, miti, leggende e grandi professionisti, perfettamente ricordati e raccontato in un ottimo libro.
Giovanni Fasani
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