TITOLO : 4 A 3
AUTORE: Maurizio Crosetti
EDITORE: Harper Collins
ANNO PUBBLICAZIONE: 2020
PREZZO : 12 euro
PAGINE : 250
Dedicando un capitolo a 21 protagonisti della partita del secolo Maurizio Crosetti combina particolari della stessa e ricordi personali, dando vita ad un libro particolare e, sopratutto, lontano dai soliti cliché sull’argomento.
Nel caratterizzare ogni ritratto Crosetti va oltre il contesto dell’Azteca, con un’ampia analisi pre e post match degli stessi che affascina e completa il tutto; tornando però ai 120 minuti di gioco l’autore utilizza la sua capacità narrativa per contestualizzarli tatticamente dandogli una dimensione che va oltre il ruolo in campo.
I capitoli dedicati a Mazzola, Domenghini, Beckenbauer, Cera e Seeler ne sono una piacevole conferma, mentre una menzione va a quello sul “malcapitato” Poletti. Tratto comune sei giocatori raccontati è quello di essere nati durante la Seconda Guerra Mondiale e di aver vissuto difficoltà tali da averli forgiati e portati con talenti diversi a svoltare con la carriera da calciatori.
Rivera e Riva vengono visto in un’ottica addirittura famigliare (padre e zio), mentre è affascinante come l’ultimo capitolo sia dedicato a Seep Maier, ultimo baluardo teutonico prima del gol decisivo di Rivera.
Ottima la riflessione relativa al fatto che senza l’estemporanea rete di Schnellinger a tempo scaduto Italia-Germania sarebbe andata in archivio con uno scialbo 1-0…
Nella moltitudini emozioni e gol l’autore personalizza il tutto con i suoi ricordi di bambino, per poi analizzare con punto critico e con gran conoscenza ogni aspetto. Non facile bilanciare ogni punto di vista, ma Crosetti vi riesce in pieno, regalandoci un libro apprazzabile per vari motivi.
L’analisi però entra anche nel sociale e pagina dopo pagina si entra davvero nel clima del periodo: alternando un punto di vista contemporaneo a quello del tempo nasce un libro sulla Partita del Secolo assolutamente piacevole, atipico, personale e senza dubbio accattivante.
È in estrema sintesi un libro su di un epoca, definita anche da questo match del 17 giugno del 1970.
Giovanni Fasani
Rispondi