TITOLO : IO, GIORGO
AUTORE: Giorgio Chiellini
EDITORE: Sperling & Kupfer
ANNO PUBBLICAZIONE: 2020
PREZZO : 18
PAGINE : 272
Preceduto da tante indiscrezioni e qualche polemica il libro di Giorgio Chiellini si rivela discretamente interessante, incentrandosi sui concetti di difesa e vittoria in campo e di solidità degli affetti famigliari, rifugio al quale tornare e pensare per staccare dallo stress.
Nel parlarne il difensore della Juventus rivela appunto l’importanza del contesto famigliare e la meticolosità con la quale prepara la partita, con la sconfitta ed il gol subito visto come una chimera e causa di forte autocritica.
Nell’esplicare la sua mentalità con limita giudizi negativi, su certi calciatori (note quelle a Balotelli e Felipe Melo, ma anche verso Vidal e Sergio Ramos) e una forte critica ai calendari fitti e poco organizzati del calcio mondiale.
Non manca l’autocritica su certi episodi personali (la reazione al penalty in Real Madrid-Juventus) ed una precisa indicazione dei suoi progetti futuri. Forse il capitano della Juve esce un po’ troppo “candido” per il suo modo di giocare, anche se ammette di aver esagerato in passato.
A livello personale ho molto apprezzato le parti relativi agli allenatori, da lui descritti con dettagli ed aneddoti, concentrandosi sul nuovo progetto di Maurizio Sarri (“è come inserire il turbo in un motore già potentissimo”). Davvero molto interessante il suo punto di vista su Antonio Conte, che lascio approfondire giustamente al lettore.
Con sincerità il giocatore toscano sembra voler tracciare un suo personale vademecum da seguire per diventare un grande difensore, con l’ossessione del gol preso e dell’errore quale monito per non trascurare nessun dettaglio. Nel ricordare i successi e la solidità del pacchetto difensivo non lesina apprezzamente ai compagni che nella Juve ed in nazionale hanno rappresentato un gruppo di alto livello.
Qualche ripetizione in tal senso appesantisce un po’ la lettura, per il resto scorrevole e gradevolmente personale.
Pur essendo un po’ critico verso e le autobiografie di giocatori in attività ho trovato la lettura interessante, al netto di tutto il can can che ha preceduto l’uscita.
Giovanni Fasani
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