Molto interessante poter disquisire con Stefano Perna in merito al suo libro, incentrato sull’interessante e comprovata teoria del Player Trading.
Come nasce l’idea della teoria del Player Trading?
L’idea di sviluppare questa teoria nasce dalla necessità di dimostrare l’esistenza di un picco massimo di valutazione economica che può raggiungere un calciatore in sede di mercato prima di andare incontro ad un inevitabile svalutazione nel caso in cui non dovesse essere ceduto per tempo. Le richieste fuori mercato di molti club che poi alla fine della fiera si ritrovavano con un calciatore scontento in rosa mi ha fatto molto riflettere per anni, arrivando alla pratica conclusione dell’esistenza di un limite massimo che se sorpassato avrebbe dilapidato un patrimonio importante per una società.
Attraverso la sua applicazione che tipo di scenario ti aspetto negli anni a venire?
Nel attuale momento storico una parte della teoria può dirsi attuata per quanto riguarda la svalutazione degli atleti dovuta ad aspetti extracalcistici legata a fattori secondari di svalutazione. In generale, rimanendo nella visione ottimistica di un progressivo ritorno alla normalità, credo che non ci distoglieremo troppo dall’attuale situazione dove molti club avanzeranno richieste economiche clamorose per buoni calciatori che resteranno bloccati in club che di conseguenza dovranno poi accontentarsi di “svendere” l’atleta quando poi la situazione sarà sfuggita di mano.
La nomea ed il prestigio di certi procuratori può essere una variabile alla tua teoria?
Possono essere un’ottima sponda per il club venditore per riuscire a tentare di strappare quel surplus economico oltre la valutazione massima, ma alla lunga possono anche loro trovarsi impantanati nella situazione in cui debbano piazzare un calciatore sopravvalutato rispetto al suo reale valore. Mi viene in mente il caso Insigne-Raiola, dove quest’ultimo dopo solo 1 anno di procura ha preferito lasciar perdere l’esterno della nazionale perché si è trovato di fronte a richieste fuori mercato del Napoli per poterlo vendere sul mercato (100 milioni contro un reale valore di 65/70).
Come coniughi la tua teoria ad una realtà come l’Athletic Bilbao, società nella quale giocano solo giocatori di discendenza basca e dove come un forte legame con squadra e ambiente?
E’una pratica che ritengo non è attuabile per 2 motivi che si scontrano con la teoria: il primo che vincola obbligatoriamente i club spagnoli a dover premeditare l’inserimento di clausole rescissorie nel contratto dei calciatori (cosa che al di fuori delle grandi di Spagna che hanno la forza di piazzare clausole monstre, per gli altri club è un’utopia farlo) che sono costretti a dover ipotizzare una valutazione economica che molto spesso si rivela un’arma a doppio taglio, molte volte inferiore al valore raggiunto dal calciatore grazie al rendimento in campo e altre volte una gabbia la quale il club venditore si ostini a rispettare. E in seconda battuta il limite di movimento sul mercato per poter reinvestire il ricavato solamente per altri calciatori baschi va completamente a scontrarsi con l’essenza della teoria.
Come giudichi da esperto il fenomeno di certe plusvalenze gonfiate spesso criticate e viste come “mezzucci”? hanno un impatto sulla teoria?
Ritengo questa pratica come una forma di barare che va completamente a scontrarsi con il principio etico della teoria stessa. Sebbene nella forma riuscire ad ottenere valutazioni spropositate possa consentire al club coinvolto di riuscire sulla carta a mettere in pratica il principio di vendere per rinforzare ulteriormente la squadra, la paragono al doping amministrativo che non dovrebbe esistere soprattutto in un business, almeno sulla carta “democratico”, come lo sport.
La tua teoria sembra mettere una pietra sopra il concetto di “giocatore bandiera”, sei d’accordo?
Diciamo che percorre i tempi moderni, e vuole essere un viatico di crescita per i club venditori e portarli a metabolizzare la vendita del loro miglior calciatore sul mercato per poter rinforzare ulteriormente l’ossatura della squadra andando a reinvestire prontamente il ricavato ed innalzare di conseguenza il livello tecnico dell’ intera rosa.
Quali sono i tuoi progetti futuri sempre legato all’analisi delle dinamiche calcistiche-economiche?
In questo campo lo studio e la ricerca sono sempre in continuo movimento, e nel caso in cui dovessero svilupparsi le condizioni giuste non mi precludo la possibilità di dare un seguito con nuove variabili da prendere in considerazione.
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