TITOLO: La vittoria impossibile
AUTORE: AA.VV. (a cura di Andrea Pelliccia)
EDITORE: Delos Digital
ANNO PUBBLICAZIONE: 2018
PREZZO: 15,80 euro (3,99 euro in versione e-book)
PAGINE: 190
Il fascino del What If, ovvero immaginare cosa sarebbe accaduto se le cose fossero andate diversamente, seduce da tempo, se non dalla notte dei tempi, storici e uomini comuni, registi – Howitt con “Sliding Doors” su tutti – e scrittori – da “Fatherland” di Harris a “22/11/’63” di King la letteratura ucronica è praticamente sterminata.
Parlando di storie alternative a sfondo sportivo, almeno facendo riferimento all’Italia la scelta si riduce drasticamente, fino a diventare nulla a livello di un’intera antologia di racconti. Il vuoto è stato finalmente colmato grazie a “La vittoria impossibile“, la prima (e speriamo non ultima) raccolta di genere, edita da Delos Digital e curata da Andrea Pelliccia.
Gli scrittori dei tredici racconti – «bravi, senza se e senza ma, ci regalano pagine intense, emozionanti, commoventi», per dirla con l’autore della prefazione Darwin Pastorin – spaziano dal match che avrebbe potuto cambiare la storia del calcio alle corse automobilistiche in cui la fusione tra pilota e macchina si è spinta un po’ troppo oltre. Alla fine di ogni storia, quello che realmente è accaduto e una breve biografia dell’autore.
In una raccolta a prevalenza calcistica, ma in cui a mio parere a dominare come una sorte di nume tutelare è la figura di Muhammad Ali, ho personalmente apprezzato in modo particolare “Gli operai che non fecero l’impresa”, come appunto sarebbe potuta cambiare la storia del football, e, da buon appassionato, le storie alternative relative a tre finali Mondiali, una mai avvenuta e due sì, tra Italia-Brasile. Al punto di arrivare a chiedermi se avrei preferito il mondo sportivo (ma attenzione non solo, perché le implicazioni dello sport non sono solamente mai tali) alternativo a quello reale. A ogni lettore del consigliatissimo “La vittoria impossibile” l’ardua risposta.
Nicola Negri
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