TITOLO : Un Capitano
AUTORE: Francesco Totti e Paolo Condò
EDITORE: Rizzoli
ANNO PUBBLICAZIONE: 2018
PREZZO : 17,85 euro
PAGINE : 503
Francesco Totti si racconta in un libro, per molti e per i media “uscita dell’anno”, che ripercorre la sua vita dentro e fuori dal campo, focalizzandosi sui vari rapporti fondamentali della sua vita, rivivendo con emozione e trasporto le tappe fondamentali dall’infanzia ai primi anni post calcio giocato.
Nel complesso l’operazione sembra riuscire, nonostante qualche cliché ed una tendenza al “volemose bene ” presente in certe parti
La narrazione scorre fluida con uno stile informale e diretto, con il Capitano che in prima persona rivive momenti passati con l’attitudine di oggi, fornendo dettagli inediti e rivelando qualche aneddoto mai raccontato.
La penna raffinata di Paolo Condò contribuisce a rendere la lettura piacevole, aggiungendo laddove è richiesta qualche particolare e qualche finezza tecnico-stilistica che impreziosiscono il tutto (pregevole la citazione della “Scalata Lavolpiana”).
Insieme scavano nei ricordi cercando di bilanciare la dimensione del Totti giocatore con quella privata, con l’intento di fornire un ritratto veritiero, autocelebrandosi per quanto riguarda le prodezze in campo; apprezzabile in tal senso come Totti senza falsa modestia sia consapevole di essere un fuoriclasse, non nascondendosi dietro inutile dichiarazioni di facciata ed esaltando il suo speciale talento.
In un contesto nel quale Totti ricorda con affetto le persone a lui care, fondamentali per la sua crescita come uomo e calciatore, non mancano frecciatine e critiche ad avversari, allenatori ed ex compagni, senza però andare a fondo nell’analisi.
A parte il rapporto difficile con Spalletti (vedi il capitolo “il secondo tragico Spalletti), la sensazione è quella che venga lanciato il sasso e poi ritirata la mano, lasciando la figura di Totti immacolata e talvolta vittima, aspetto che stona nell’ovvia mancanza di contradditorio.
Questo, insieme ad una certa faciloneria dell’archiviare gli episodi personali negativi (sputo a Poulsen su tutti) rappresenta il limite di un libro che giustamente celebra un personaggio ed un calciatore epocale per la storia del calcio italiano, al di là del tifo e di ogni becero preconcetto.
Fughiamo ogni dubbio: “Un Capitano” non è un libro destinato ai soli tifosi della Roma, ma è destinato a chiunque ami il calcio e vogli approfondire e scoprire qualcosa in più di Totti, dentro e fuori dal campo.
Peccato per la mancanza di “pepe” in certi parte che avrebbe reso ancora più appetibile l’opera.
Giovanni Fasani
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