IL FOOTBALL DEI PIONIERI

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TITOLO: IL FOOTBALL DEI PIONIERI

AUTORE : Alessandro Bassi

EDITORE: BRADIPOLIBRI

ANNO DI PUBBLICAZIONE:2012

PREZZO: 15 euro

PAGINE: 224

Come si è accennato poco sopra, nell’agosto del 1909 venne emanato il Regolamento organico della F.I.G.C. che disciplinava, tra gli altri, anche lo “status” dei giocatori che dovevano essere “dilettanti”:

I giuocatori iscritti alla Federazione devono essere dilettanti.

Possono essere professionisti e come tali denunciati alla Federazione Internazionale:

  1. a) quei giuocatori che anche per una sola volta accettano di giuocare in una gara approvata dalla Federazione ricevendo un compenso qualsiasi, salvo l’indennizzo delle spese;
  2. b) coloro che risulteranno soci di una società pur non eseguendo il pagamento delle quote, senza che avvenga reclamo da parte della società;
  3. c) tutti coloro che in qualunque modo possono dar luogo alla certezza di giuocare più per l’interesse che per la passione che deve solo dirigere i veri dilettanti.”

Altro punto importante era quello riguardante i “doveri di una squadra”:

Una squadra non può mai ritirarsi dal giuoco a partita incominciata senza il consenso dell’arbitro. In caso contrario la Federazione potrà stabilire una punizione.

Le società che giuocano contro quelle squalificate, malgrado l’avviso ricevuto, sono parimenti punite.

Insomma in quel anno si gettarono davvero le basi per una strutturazione organica del gioco del football, e testimonianza ne è anche il nuovo Regolamento dei Campionati che la Federazione emanò sempre nell’agosto di quel anno. Riporteremo ora, a puro titolo di esempio, i primi due articoli, quelli cioè riguardanti la struttura dei tornei:

Art.1 – Possono prender parte alle gare di campionato tutte le società regolarmente federate ed in regola collo Statuto Federale.

Le società devono appartenere alla F.I.G.C. almeno dal 1° luglio per poter partecipare ai Campionato di I e II categoria.

Art. 2 – I Campionati Nazionali di Calcio sono di I e II categoria.

Quello di I categoria è suddiviso in Campionato Federale e Campionato Italiano. Al primo possono prendere parte anche i giuocatori di nazionalità estere, residenti in Italia. Il secondo è riservato esclusivamente ai giuocatori di nazionalità italiana.

La P. F. potrà inoltre bandire gare regionali di III e IV categoria.

(…)

Le quote d’iscrizione sono le seguenti:

  1. 22 per un Campionato di I categoria e L.23 per i due Campionati;

L.11 per quello di II categoria;

  1. 5 per quello di III categoria.

Interessante, per terminare, l’articolo 9 nel quale si prevedeva a carico delle società la responsabilità dell’ordine sul terreno di gioco.

Il 26 dicembre del 1909 si disputò l’ultimo incontro della “Palla Dapples”, l’importante torneo consistente in una sfera simile in tutto ad un pallone di calcio, ma d’argento e messa in palio da Dapples. Questo torneo prevedeva incontri diretti al termine del quale la vincitrice si portava a casa il trofeo salvo rimetterlo in palio e cederlo alla sfidante se l’avesse battuta. Nell’arco di sei anni e dopo più di quaranta incontri, dopo essere passata dalle bacheche di Juventus, Andrea Doria, Milan, Unione Sportiva Milanese, Torino e Pro Vercelli, venne vinta definitivamente dal Genoa appunto sul finire del 1909.

 

 

 

 

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